hard power
<hàad pàuë> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Espressione propria delle relazioni internazionali che descrive l'utilizzo di mezzi militari ed economici da parte di un soggetto statuale per influenzare o determinare, con atteggiamenti aggressivi, il comportamento di altri organismi statuali o politici. È stata coniata negli anni Novanta del 20° secolo dallo scienziato politico statunitense Joseph Nye in contrapposizione a soft power, che fa invece riferimento al potere di attrazione e persuasione che deriva dal ricorso alle arti della diplomazia, ai valori culturali, alla storia. Gli Stati Uniti, maggiore potenza militare globale dalla fine della guerra fredda, nel primo decennio del 21° secolo, durante la presidenza di George W. Bush, si sono impegnati in campagne militari in Afghanistan (2001) e in Iraq (2003) distinguendosi per il peso predominante dato all’h. p. nella conduzione della politica estera.