Markowitz, Harry M.
Economista statunitense (n. Chicago 1927). Laureatosi all’università di Chicago nel 1947, ha conseguito il Ph.D. nel 1954. È stato professore presso la Wharton School di Filadelfia, l’University of California di Los Angeles e la Rutgers University del New Jersey. È docente di finanza ed economia presso il Baruch College di New York. È stato uno dei fondatori della moderna finanza matematica, con una terna di lavori in cui, negli anni 1950, introdusse e formalizzò l’approccio media-varianza nella teoria delle decisioni in condizioni di incertezza e, in particolare, nelle scelte di portafoglio. In questi lavori, utilizzò sofisticati, e all’epoca nuovissimi, strumenti (➔ Kuhn-Tucker, condizioni di) per la risoluzione di problemi di ottimizzazione vincolata (➔ ottimizzazione p). In tal modo M. ha posato salde basi microeconomiche del comportamento razionale degli operatori finanziari, sulle quali sarebbe stata edificata una coerente teoria degli equilibri sui mercati dei capitali. Ciò gli è valso, nel 1990, il premio Nobel per l’economia, attribuitogli congiuntamente ad altri due economisti statunitensi: M.H. Miller e W.F. Sharpe. Tra i suoi scritti: Portfolio selection: efficient diversification of investments (1959).