ḤASAN II
Re del Marocco, nato a Rabāṭ il 9 luglio 1929. Figlio del re Muḥammad v (1909-1961, ricevette da giovane l'istruzione tradizionale islamica e seguì al contempo un corso di studi in Francia, conseguendo il diploma in diritto civile all'università di Bordeaux. Già nominato Capo di Stato Maggiore, il 9 luglio 1957 fu solennemente proclamato principe ereditario. Nel 1960 divenne vice primo ministro e l'anno successivo, alla morte del padre (26 febbraio, fu proclamato re.
Nel suo primo decennio alla guida del Marocco, Ḥ. dovette affrontare opposizioni politiche e militari, che sembrarono rendere la sua posizione quanto mai precaria. Scampato a due attentati, a partire dal 1973 Ḥ. iniziò a rafforzare il proprio controllo sul paese, e in seguito consolidò il suo prestigio popolare guidando la cosiddetta ''Marcia Verde'' (novembre 1975, con la quale il Marocco riuscì a ottenere l'annessione del Sahara occidentale. Negli anni successivi, grazie anche alla sua politica nazionalistica e ad alcune aperture democratiche, Ḥ. riuscì a contenere la forza delle opposizioni interne, anche se, soprattutto sul finire degli anni Ottanta, dovette più volte intervenire energicamente contro le sinistre e i movimenti islamici. I gravi disordini verificatisi nelle principali città del Marocco nel dicembre 1990, durante uno sciopero generale contro l'aumento dei prezzi, testimoniarono di una riduzione di consenso al regime. Sul piano internazionale, Ḥ. ha mirato soprattutto a ribadire sempre più la sua immagine di capo di Stato moderato e aperto nei confronti dell'Occidente. Durante la crisi del Golfo, Ḥ. schierò il Marocco a fianco della coalizione dell'Onu, inviando un contingente di truppe in Arabia Saudita.