HASANLU
. Sito archeologico nella valle di Salduz, nell'Iran nord-occidentale, a S del lago di Urmia, esplorato da una missione dell'University Museum di Philadelphia sotto la direzione di R.H. Dyson Jr., di particolare importanza per i periodi della fine del 2° e dei primi secoli del 1° millennio a. Cristo. L'abitato, composto da una cittadella fortificata circondata da una città esterna, dev'essere stato un centro amministrativo dei Mannei. Architettonicamente lo strato più importante è il 4°, caratterizzato da una ceramica monocroma grigia, al quale appartiene un'acropoli con tre edifici pubblici di analoga tipologia: una facciata porticata d'accesso a una sala larga e corta, da cui si entra in una lunga e ampia sala colonnata, che può essere all'origine delle sale colonnate achemenidi. Mentre la cultura architettonica di H. sembra dipendere da ispirazioni anatoliche e urartee, la cultura artistica riflette a fianco di uno stile locale, ben evidente nel bicchiere d'argento del Museo di Teherān, influenze assire e siriane. Di particolare valore iconologico e stilistico è la celebre coppa d'oro da H., con raffigurazioni elaborate di un mito d'origine khurrita, che deve datarsi al 12°-11° sec. a. C. Vedi tav. f. t.
Bibl.: Rapporti preliminari di R. H. Dyson Jr., in Archaeology, 9 (1956), p. 284; 11 (1957), p. 128; Expedition, i (1959), p. 4; Archaeology, 13 (1960), p. 118; 16 (1963), p. 131; Expedition, ii (1969), p. 39; E. Porada, Ancient Iran, Londra 1965, pp. 96-101, 108-20.