HAUGWITZ, Christian August Heinrich Karl, conte di
Uomo di stato prussiano, nato a Peuke presso Öls (Slesia) l'11 giugno 1752, morto a Venezia il 9 febbraio 1832. Nei lunghi viaggi da lui fatti, dopo terminati gli studî, conobbe nel 1778 nella Svizzera, oltre a Goethe, anche Lavater, per le mistiche aspirazioni del quale si entusiasmò. Raccomandato dal langravio Carlo d'Assia al principe ereditario di Prussia, con cui egli aveva in comune un temperamento portato facilmente al meraviglioso, e dopo essere entrato nell'ordine dei Rosacroce, si recò come ambasciatore a Vienna nel 1792 per desiderio del suo protettore, re Federico Guglielmo II. Quivi prese una parte eminente a tutti i passi fatti dalla politica prussiana, per la partecipazione alla guerra della rivoluzione e per i preliminari della spartizione della Polonia. Ebbe un'influenza decisiva sulla conclusione della pace di Basilea (1795). Conservò il suo posto anche sotto Federico Guglielmo III. Benché non approvasse la sua politica di pace, H. la difese davanti agli altri e lasciò che il consigliere intimo J. W. Lombard acquistasse un'influenza decisiva sul re. Quando la Francia occupò il Hannover nel 1804, insisté che si prendessero energiche misure contro quest'occupazione. Non avendolo ottenuto, si ritirò nei suoi possessi, ma fu richiamato nel 1805. Dopo lo scoppio della terza guerra di coalizione fu mandato alla fine del 1805 al quartiere generale di Napoleone, per consegnargli l'ultimatum della Prussia. Invece egli concluse, di propria autorità, il trattato di Schönbrunn del 15 dicembre, umiliante per la Prussia, per il quale del resto egli aveva avuto istruzioni segrete del re. Mandato a Parigi per la modificazione del trattato, dovette accettare, il 15 febbraio 1806, un accordo ancora meno favorevole. Si lasciò poi trascinare nella guerra con la Francia dal partito dei patrioti. Dopo le battaglie di Jena e di Auerstadt fu col re nella sua fuga nella Prussia orientale, dove si dimise. Nel 1811 fu nominato curatore dell'università di Breslavia fondata allora. Colpito da grave malattia passò il resto dei suoi giorni in Italia.
Ci resta di lui un Fragment des mémoires inédits du comte de H., pubbl. nel 1837.
Bibl.: J. H. v. Minutoli, Der Graf von H. und Job v. Witzleben, Berlino 1844.