AABEL [pron. óbel], Hauk Ervendsøn
Celebre attore norvegese. Nacque in Førde il 21 aprile 1869: suo padre, Morten Andreas, di professione medico, era anche poeta. Conseguito il titolo di magister artium, entrò nella scuola di guerra, e, sottotenente, passò allo studio delle scienze giuridiche che poi abbandonò. Fu quindi insegnante privato. Nel 1897 esordì al teatro di Cristiania, facendosi notare per il suo talento comico, in una commedia (Rationelt Fjøsstel) di Hulda Garborg. Passò quindi al Teatro Nazionale, (1900-04), al Teatro Centrale (1904-07), al Fahlström (1907-11) e poi nuovamente al Teatro Nazionale. Nel 1906, tuttavia senza grande successo, recitò anche nel Teatro Popolare di Copenaghen. L'A., artista spontaneo ed originale, seppe muovere a riso con il solo presentarsi sulla scena: ed ebbe una mimica ricca e vivace, quantunque la fantasia lo portasse spesso all'esagerazione. Con grande fedeltà seppe riprodurre sulle scene tipi popolari, quali, p. es., Ola Lia, Baldevin, Per Bunke nella commedia Pigernes Alfred (L'Alfredo delle ragazze), e le parti principali delle commedie di Geijerstam. La popolarità dell'A. fu generale in tutta la Norvegia. E nelle commedie classiche le sue maggiori creazioni furono le parti di Jeppe, di Oldfux nella commedia Stundesløse (Il senza pace) di Holberg, e quella di Finkel in Stort straahei for ingenting (Gran fuoco di paglia per un nonnulla).
Bibl.: E. Alm-Vik, H. A., Cristiania 1918.