hausa
Popolazione stanziata in Nigeria settentr., Niger e regioni limitrofe, di lingua afro-asiatica. Già verso la fine del primo millennio diedero vita a una serie di entità politiche e dal 10°-11° sec. circa si costituirono almeno sette città-Stato principali: Kano, Daura, Zaria, Gobir, Katsina, Biram, Rano, fondate secondo la tradizione dai figli di Abu Yazid, immigrato dal Nord. L’islam giunse in area verso l’11° sec. determinando una parziale conversione delle dinastie e diffondendosi poi progressivamente. Dominati dall’impero del Mali nel 13°-14° sec., si opposero all’egemonia di Borno e Songhai. Nel 15° sec. gli Stati h., importanti terminali per i commerci transahariani, erano strutturati intorno a un centro urbano, sede del sarkin («re») e conoscevano una rigida stratificazione sociale. L’influenza h. si estese a vari altri Stati: Zamfara, Kebbi, Yauri, Gwari, Nupe, Kororofa, Yoruba. All’inizio del 19° sec. furono conquistati dai nel corso del jihad di ‛Uthman dan Fodio che, sfruttando i sentimenti antidinastici dei contadini h., attuò una vera rivoluzione sociale e religiosa. Le dinastie h. furono sostituite da emiri fulani sotto l’autorità del sultano di Sokoto. Agenti di islamizzazione in una vastissima regione dell’Africa occid., gli h.-fulani furono sottomessi da inglesi e francesi tra la fine del 19° e i primi anni del 20° secolo. Costituiscono oggi la maggiore comunità della Nigeria e la loro lingua, scritta già nel 16° sec. adottando l’alfabeto arabo, è un grande veicolo di comunicazione interetnica.