ḪĀYLA SELLĀSĒ (XVIII, p. 416; App. II, 1, p. 1181)
Ē Negus d'Etiopia, deceduto in cattività in Addis Abeba il 27 agosto 1975. Cessata l'occupazione italiana, Ḫ.S. ritornò in Etiopia e sul trono. Sebbene stupito e ammirato per l'insospettata trasformazione materiale subita dal suo paese grazie all'impianto di strutture della vita sociale ed economica occidentali avvenuto durante quella occupazione, forse non colse in tutto il suo significato quello che era stato un determinante evento per l'Etiopia, la quale si era trovata, per la prima volta nella sua esistenza, a sperimentare uno stretto contatto diretto con la civiltà e i modi di vita europei per mezzo degl'insediamenti di massa di italiani sul suo suolo. Sul terreno di questa esperienza, nel momento in cui essa s'interrompeva, s'innestò, con altrettanta virulenza, l'occidentalizzazione tecnico-sociale di tutte le nazioni extraeuropee, la quale procedeva rapida, di pari passo con un rivolgimento politico dei sistemi di governo sotto la spinta delle concezioni europee di libertà. Di fronte a questo moto, che negli anni dopo il 1941 cominciò a investire gradatamente, e sempre più intensamente, la società etiopica, anche attraverso l'emergere delle nuove generazioni allevate nell'educazione occidentale, Ḫ.S. seppe certamente conservare la sua apparenza di sovrano illuminato mantenendo vivi i rapporti politici con gli stati esteri, europei e non europei, con cui, oltre a procurare gl'indispensabili aiuti finanziari e tecnici, garantiva all'Etiopia uno scambio continuo con la vita internazionale. Sennonché non parve riuscire a modificare adeguatamente la sua visione essenziale dello stato, che era ed è rimasta fino all'ultimo quella tradizionale di un re etiopico, intento a fruire sotto ogni rispetto del progresso materiale dell'Occidente europeo ma non altrettanto pronto a valutare il peso di concezioni nuove di vita politica e sociale dominanti fuori del proprio paese, in contrasto patente con il reggimento di un'autocrazia inflessibile. Senza dubbio pesarono anche su di lui sia la tradizione, assorbita fin dall'infanzia, sia l'influenza della rimanente società tradizionale etiopica, che con lui divideva il potere politico: forze contro cui non parve mai levarsi in lui una decisa azione di revisione.
È difficile comunque non riconoscere che Ḫ.S. non giunse probabilmente a percepire nella sua entità la capacità dirompente del rinnovamento sociale imposto dall'Occidente, contro cui non bastavano più le affermazioni verbali di principio in favore del progresso e dello sviluppo del paese. La qualità personale preminente riconosciuta ad Ḫ.S. dai suoi sudditi, quella di un'abilità raffinata, va dunque compresa come quella propria di un sovrano etiopico tradizionale, capace di reggere il potere neutralizzando e utilizzando a proprio favore le rivalità interne di potenziali aspiranti a privarlo del comando. Quando, ormai avanzato negli anni (era nato il 23 luglio 1892, in prov. di Harar), Ḫ.S. veniva deposto d'autorità e arrestato nel settembre 1974, sotto l'imputazione di malgoverno, la sua figura politica aveva oramai da tempo perduto ogni ascendente sulle generazioni nuove etiopiche, delle quali le più equilibrate gli riconoscevano il merito innegabile di avere inizialmente aperto con convinzione l'Etiopia al contatto diretto con il mondo occidentale, del quale, però, aveva poi ignorato la lezione rinnovatrice.
Bibl.: Esistono alcune biografie di H.S. (di tono encomiastico): Ch. Sandford, The Lion of Judah hath prevailed, being the biography of His Imperial Majesty Haile Selassie I, Londra 1955; L. Mosley, Haile Selassie - The Conquering Lion, ivi 1964; Ch. Gorham, The Lion of Judah - A life of Haile Selassie I Emperor of Ethiopia, New York 1966. Notizie varie sulla vita di H.S. si trovano anche in G. Bernoville, L'épopée missionnaire d'Ethiopie - Monseigneur Jarousseau et la mission des Gallas, Parigi 1950. Inoltre le opere ricordate nella bibl. della voce etiopia: Storia, contengono larga discussione dell'azione di H.S. come sovrano. Prima di essere deposto, H.S. aveva pubblicato due volumi di sue memorie, scritte in amarico, aventi il titolo: Qadāmāwi Hayla Sellāsi̯ē nŭgusa nagast za' ityoñyā, Hĭywati̯ē' ennā ya'ityoñyā ermĭǧǧā 1ñā maṣḥaf, Inglānd bāz 1929 a. m., 2ñā maṣḥaf, Addis Abebā 1934 a.m. [= Hàyla Sellāsiỹ I, re dei re d'Etiopia, La mia vita e il progresso dell'Etiopia, 1° volume, Inghilterra Bath 1936-37, 2° volume Addis Abeba 1941-42]; i due volumi sono stati pubbilicati in Addis Abeba nel 1972-73 e 1973-74, rispettivamente. Sul primo di essi si veda: E. Ullendorff, The autobiography of Emperor Haile Sellassie of Ethiopia, Conferenza tenuta nella seduta del 10 aprile 1974. Roma, Accademia Nazionale dei Lincei, 1974; The autobiography of Emperor Haile Sellassie I, 'My life and Ethiopia's progress' a cura di E. Ullendorff, Londra 1976 (è la traduzione del I vol. delle memorie cit.).