HEBRON (ebr. Hebrōn, arabo el-Khalīl; la città dell'"Amico di Dio", cioè Abramo)
H. è la principale città delle montagne di Giudea, situata all'incrocio della strada dello spartiacque (la "Strada dei Patriarchi") con le strade trasversali che conducono da una parte a Gaza e Ascalon e dell'altra a Engaddi e al Mar Morto.
Secondo la Bibbia (Num., xiii, 22), H. fu fondata sette anni prima di Soan (Tanis-Avaris, capitale degli Hyksos), cioè nel XVIII sec. a. C.; l'altro suo nome, "Qiryat-Arba‛" ("La città dei Quattro") è in genere spiegato riferendo la sua origine all'unione di quattro diversi centri abitati, il più antico dei quali sarebbe stato nella località er-Rumeideh, a O dell'attuale città di origine medievale. L'originale città cananea aveva nei suoi pressi il querceto di Mamrē, dove si suppone abbia abitato Abramo (Gen., xiii, 18); tanto lui che la moglie Sara, il figlio Isacco e la nuora Rebecca, furono sepolti nella grotta Makpēlāh a H. (Gen., xxiii, 19; XXV, 9; xxxv, 16 e 27). Questa città rimase quindi da quell'epoca tradizionalmente associata con i Patriarchi; fu la prima capitale di David, la città dei Leviti e un centro di ricovero; essa rimase la seconda città di Giudea, dopo Gerusalemme, sorpassando la stessa Betlemme, sino all'epoca cristiana.
A H. sorgeva una chiesa (poi trasformata in moschea) che si vuole fosse costruita sul luogo che la tradizione indicava come quello della grotta di Makpēlāh; l'intera area è racchiusa entro le mura di una fortezza erodiana, mura che rappresentano i ruderi antichi di maggior interesse in H., in quanto ci forniscono un esempio visibile del genere di mura che in origine circondavano il Secondo Tempio di Gerusalemme. L'intero recinto misura 59 m per 34, le mura hanno uno spessore di m 2,65 e sono costruite con pietre ben levigate. Sopra un alto basamento le mura sono ornate da pilastri e nicchie alternati. Un altro recinto erodiano venne costruito intorno al tradizionale luogo di Mamrē circa 3 km a N di H.; nell'angolo S-O c'erano l'albero sacro e il pozzo; nel centro del témenos si trovava, invece, un altare pagano eretto da Adriano. Contro la parete orientale del recinto in epoca bizantina venne aggiunta una basilica a tre navate, con nartece, pròtesis e diakonikòn. Nelle immediate vicinanze dell'area sacra esiste ancora una fortezza romana.
Bibl.: Mackay-Abel, Hebron, le Haram el-Khalil, Parigi 1923; A. E. Mader, in Revue biblique, 1930, pp. 84 ss.; 199 ss.