HECHINGEN (A. T., 56-57)
Città della Germania meridionale, nel Hohenzollern; situata ai piedi dello Schwäbische Alb a 500 m. s. m.; ha 5230 ab. (1925) ed è toccata dalle linee ferroviarie Tubinga-Sigmaringen e Eyach-Sigmaringen. Nella chiesa capitolare (1779-83) resta soltanto il coperchio bronzeo del sepolcro di Eitel-Friedrich di Hohenzollern (morto nel 1502) e della consorte (morta nel 1496), opera di Peter Vischer. La chiesa conventuale di S. Luzen (1586-89) ha un notevole monumento del tardo rinascimento tedesco e decorazioni in istucco di stile tedesco-fiammingo con statue italianeggianti di santi. Nel Santo Sepolcro, a pianta circolare, innanzi alla chiesa, è il bel gruppo della crocifissione di J. G. Weckemann da Haigerloch (secolo XVIII). Il Palazzo comunale risale ai secoli XV e XVI.
Sovrasta la città il castello dì Hohenzollern costruito su un boscoso contrafforte calcareo del Giura svevo, isolato dalle profonde incisioni di alcuni affluenti di sinistra del Neckar, posto a 855 m. s. m. Esso è la culla dinastica dell'antica famiglia imperiale, che lo fece costruire già nel sec. XI. Distrutto una prima volta nel 1423, fu ricostruito nel 1453. Distrutto una seconda volta durante la guerra dei Trent'anni fu fatto ricostruire (dopo che il Hohenzollern divenne prussiano nel 1849) da Federico Guglielmo IV di Prussia nel 1850-56.
Nella presente ricostruzione, di antico vi è la sola cappella di S. Michele (1461); nella rocca è ora sistemato un museo con interessanti scolture romaniche.
Bibl.: R. Graf Stillfried-Alcantara, Hohenzollern, Beschreib. u. Gesch. der Burg, Norimberga 1870; F. W. Laur, Die Bau-u. Kunstdenkm. in den Hohenzollernschen Landen, Stoccarda 1986.