BIANCIOTTI, Héctor
Scrittore argentino, nato a Cauchín Oeste-Córdoba il 18 marzo 1930. Dal 1955 è in Europa, prima a Roma e poi a Madrid. Nel 1961 si trasferisce a Parigi, dove fissa la propria residenza e dove ancora oggi è lettore presso la casa editrice Gallimard e collaboratore − come critico letterario − del Nouvel Observateur. Nel 1965 pubblica la sua prima opera, Los desiertos dorados.
In Detrás del rostro que nos mira (1969) l'idea del libro nel libro domina l'intera impalcatura; in esso si scontrano due universi, quello apparentemente sereno delle due protagoniste femminili − madre e figlia − e quello drammatico dell'omosessualità del personaggio maschile; il silenzio e il vuoto delimitano la spazialità della narrazione. Con la pubblicazione di Ritual (1974), B. viene definito dalla critica come unico legittimo erede di Borges e di James. Il romanzo è ambientato nel Sud della Francia in una casa fatiscente in cui il tempo è scandito da minimi avvenimenti; ogni parola ne crea e ne organizza un'altra fino al raggiungimento di una pienezza polifonica paradossalmente immersa in un silenzio rarefatto. Col quarto romanzo, La busca del jardín (1977; trad. it., 1980), B. vince il premio Médicis per la migliore opera straniera in Francia; in esso prende corpo il conflitto tra natura latinoamericana e cultura europea, sotto forma di un viaggio letterario dall'infanzia alla maturità, alla ricerca della terra d'origine, il giardino, recuperabile ormai solo fisicamente. Con i racconti di El amor no es amado (1982; trad. it., 1984), B. riprende e arricchisce la ricerca dell'infanzia e della propria identità culturale. Il giardino non recuperato, oggetto del precedente romanzo, diventa uno spazio di addii, in quanto esilio definitivo dalle radici e un pre-esilio dalla lingua madre (uno dei racconti, La barca sul Neckar, è scritto in francese, la sua lingua di adozione); esilio linguistico che diviene completo nei due romanzi più recenti, scritti direttamente in francese: Sans la miséricorde du Christ (1985; premio Fémina 1985); e Seules les larmes seront comptées (1988; trad. it., La notte delle stelle azzurre, 1990).