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MOREAU, Hégésippe

di Diego Valeri - Enciclopedia Italiana (1934)
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MOREAU, Hégésippe

Diego Valeri

Poeta francese, nato nel 1810 a Parigi, dove morì il 20 dicembre 1838. Rimasto orfano del padre in fanciullezza, fu raccolto da una famiglia di Provins, che gli diede qualche istruzione, e poi lo impiegò presso un tipografo. Datano da allora alcune sue candide poesie d'amore, ispirategli dalla figlia del padrone tipografo, e alcuni gentili racconti in prosa dedicati alla stessa fanciulla (Poésies, edite nel 1833; Contes à ma søur, edite nel 1851). L'ambizione di fama letteraria lo spinse ben presto a Parigi, dove entrò come compositore nella stamperia del Didot. La rivoluzione del 1830, a cui egli prese parte combattendo sulle barricate, segna un mutamento profondo nella sua vita. Avendo contratto il gusto e il bisogno della ribellione, egli si diede a vagabondare per la città, giorno e notte, sostentandosi miseramente col poco guadagno di qualche lezione privata. Nel 1833, ammalatosi gravemente, fu accolto all'ospedale. Guarito, cercò riposo a Provins, presso i suoi benefattori; ma lo spirito irrequieto lo risospinse a Parigi e alla vita irregolare. Così, tra duri stenti e tormentosi dolori morali, il M. si ricondusse all'ospedale della Carità; dove la morte lo colse pochi giorni dopo la pubblicazione di Myosotis (1838), che è la raccolta quasi completa delle sue poesie.

Questa vita tipicamente romantica trova fedele riscontro nell'opera scritta, alla quale manca una rigorosa disciplina d'arte, una sicura facoltà di scelta dei motivi e delle forme propriamente rispondenti alla più interna sensibilità del poeta. Più che le violente satire, o le vivaci canzonette alla maniera di Béranger, sono caratteristici del M. i componimenti intonati a malinconia, a tristezza, a un delicato sentimento della natura. (Øuvres complètes, Parigi 1890-91, voll. 2).

Bibl.: L. Séché, H. M. d'après des documents inédits, Parigi 1910.

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