MATISSE, Hehri
Pittore e incisore, nato a Le Cateau il 31 dicembre 1869. Allievo di G. Moreau, espose per la prima volta al champ-de-Mars nel 1896. Le mostre personali tenute a Parigi nel 1904-1912-1919 hanno servito a far conoscere i varî aspetti del suo talento complesso, a lungo nutritosi sulla Riviera luminosa nell'andirivieni variopinto del cosmopolitismo. Confuso dall'opinione pubblica nel gruppo brutale dei Fauvistes formatosi tra il 1905 e il 1910, effettivamente il M. sta a sé. Sottile sinfonista, egli dipinge con toni puri e freschi, disposti direttamente sulla tela bianca, come acquerelli, senza lavorare l'impasto. La vivace freschezza, il disegno ellittico, la noncuranza della forma, l'amore di alcuni motivi, quale l'Odalisca (Parigi, Museo del Lussemburgo), rivelano influenze orientali: stampe giapponesi o miniature persiane. Ma dal 1926 in poi, una maggiore ricerca della forma, e l'uso di tonalità più oscure lo riconducono alla grande tradizione classica francese che il fauvisme aveva cercato selvaggiamente di restaurare. Il M. ha dipinto cartoni per vetrate dal largo ritmo (Parigi, Museo del Lussemburgo). Una ricca collezione delle sue incisioni si trova alla Biblioteca d'arte e d'archeologia dell'università di Parigi. Sue opere in numerosi musei d'Europa. Il M. ha anche scritto sulla propria arte (Notes d'un peintre, in Grande revue, 25 dicembre 1908).
Bibl.: M. Sembat, H.M., Parigi 1920; R. Schacht, H. M., Dresda 1923; W. George, Dix Danseus. Lithographies de H.M., Parigi 1927; F. Fels, H. M., Parigi 1929; A. Bertram, M., Londra 1930; W. Grohmann, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930 (con bibl.).