KAMERLINGH ONNES, Heike
Fisico olandese, nato a Groninga il 16 febbraio 1853, morto nel 1926 a Leida, dove fu professore, e dove fondò nel 1884 il celebre Laboratorio del freddo. Ebbe il premio Nobel nel 1913. Si dedicò fin dall'inizio della sua carriera allo studio dei gas, e pubblicò numerosi lavori sperimentali sulla teoria delle fasi e sull'equazione di Van der Waals. Una lunga serie di ricerche pazienti e magistrali lo condusse a liquefare, nel 1908, l'elio, la cui temepratura critica è −267°, cioè 6° assoluti. L'elio compresso a 100 atmosfere si faceva espandere in un vaso circondato d'idrogeno bollente a pressione ridotta. Ulteriori esperimenti sull'elio bollente nel vuoto permisero di raggiungere 1°,7 assoluti. A temperature simili i metalli perdono quasi per intero la resistenza elettrica, e diventano "superconduttori". Anche le proprietà magnetiche subiscono una variazione brusca.
Le memorie di K. O. furono pubblicate nell'Akad. Verslag di Amsterdam e sono per la maggior parte tradotte in tedesco. Ne ha scritte però di riassuntive in altre lingue: On the influence of low temperatures on the magnetic properties of alloys of iron, in London Roy. Soc. Proceedings, XCIX, 1921; Le He liquide, in Comptes Rendus de l'Acad. des Sc. de Paris, CXLVII, 1908; Le persistance des courants électriques sans force électromotrice dans les superconducteurs, ibid., CLIX, 1914, ecc.