KAUPPIS, Heikki
Scrittore finlandese, nato nel 1862, morto nel 1920. Servo nella casa del parroco Brofeldt, il padre di Juhani Aho (v.), indi commesso nel negozio di Minna Canth (v.), fu poi maestro "ambulante" e quindi maestro di scuola nella sua Iisalmi.
Gli usi e i costumi della sua terra natale, il Savolax, sono da lui ritratti con efficace semplicità e con una lingua di colorito popolare (spesso dialettale) in sei fascicoli di Tarinoita (Novelle, 1886-1906), e in una serie di quadri di vita rustica (Mäkijärveläiset; La gente di Mäkijärvi, 1887). In racconti e romanzi di più ampio respiro predilige la pittura di tipi femminili: Viija (1889), Kirottua työtä(Lavoro maledetto, 1891: i vani sforzi di un padre per la felicità della figlia), Laara (1893, potente creazione di una cupa figura di donna), Aliina (1896, esempio di amor del prossimo e di spirito di sacrificio).
La modesta, ma nobile e feconda attività dei "maestri ambulanti", ci commuove nelle pagine di Uran aukasijat (I pionieri, 1904): alla cultura popolare, della quale espone una specie di programma, è dedicato il curioso volume Patahurjat (Gli arcipazzi, 1913); mentre l'interesse autobiografico prevale in Savolainen soittaja (Il suonatore di Savo, 1915). Rimase incompiuto un romanzo intorno al parroco Brofeldt (Paimen ja lampaat, Il pastore e le pecore, 1920).
Bibl.: V. Tarkiainen, Kansankirjailijoita katsseomassa (Uno sguardo agli scrittori popolari), Helsinki 1904; I. Havu, K. H., Helsinki 1925.