MÜLLER, Heiner
Scrittore tedesco, nato a Eppendorf (Sassonia) il 9 gennaio 1929. Attivo quasi esclusivamente come drammaturgo, si è affermato come autore scomodo ma autorevole per coerenza di tematica (individuo e storia, aspirazione in chiave marxistica all'umanesimo socialista e distacco del dato storico reale da ogni utopistica semplificazione), per ardimento critico (causa prima dei pesanti ostracismi nella Repubblica Democratica, cui pur sempre è rimasto vincolato, e delle accuse di formalismo e nihilismo da parte dell'autorità politica, cui si sono unite una lunga diffidenza e perfino la taccia di "fautore dell'orrore" nella Repubblica Federale), per abilità stilistica (in gran parte con aggancio, non già nostalgico bensì provocatorio, alla versificazione più tradizionalmente accreditata).
Sulle orme di Brecht, ma anche parzialmente di Majakovskij, Artaud e Beckett, M. si è affermato con una serie di cosiddette ''commedie della produzione'' (Der Lohndrücker, 1957; Die Korrektur, 1958, i due lavori in collaborazione con la moglie Inge, morta poi suicida; Der Traktor, 1961; Die Umsiedlerin, 1961; Der Bau, 1964), nelle quali affronta direttamente i problemi della realizzazione concreta della nuova società, in cui egli crede, mettendone in rilievo nel contempo contraddizioni persistenti ed emergenti ostacoli, generatisi a danno dell'individuo anche per sua stessa responsabilità, essendo oltremodo diversi i tempi delle modificazioni socio-politiche e quelli, assai più lenti, dell'adeguamento delle singole mentalità. Anche a seguito delle sempre più pesanti censure (nel 1961 fu radiato dall'Associazione ufficiale degli scrittori), in una seconda fase ha prediletto tematiche storiche e mitologiche (Philoktet, Herakles 5 e Ödipus Tyrann, 1966; Der Horatier e Prometheus, 1968), rivisitate però per riproporre, in termini anche assai crudi, il contrasto fra barbarie e progresso, metafora di un contrasto insito ancora nell'attuale società civilizzata e programmaticamente progressista. Mauser (1970), come d'altronde già Der Horatier, rivela l'inevitabilità e insieme la crudezza del ricorso alla violenza in nome della rivoluzione; mentre Zement (1972) svela il fatale decadere nel compromesso perché la rivoluzione possa affermarsi. I toni più costruttivamente ''disfattistici'' vengono d'altronde colti nei lavori che, sia pure con alternanza di recuperi storici, tornano ad attingere, con respiro epico più ampio, i temi della ''miseria tedesca'', in specie Germania Tod in Berlin (1978; trad. it., a cura di E. Niccolini e S. Vertone, 1991) e, assai complesso già nell'insolito titolo, Leben Gundlings Friedrich von Preussen Lessings Schlaf Traum Schrei (1979). La fase più recente, con tematiche spesso storiche, ma tenute sempre a vivo contatto con l'attualità, accentua denuncia e anche disperazione, con qualche incrinatura nella fiducia verso la razionalità, che sembra sempre più impotente di fronte alle insidie di un male che è tanto più potente quanto più istituzionalmente giustificato; da ricordare Hamletmaschine (1980), il dialogo abilmente articolato Quartett (1980), Verkommenes Ufer (1982), Wolokolamsker Chausee IV und V (1989). Un'amara testimonianza senza illusioni sulle vicende conclusive della DDR e sulle prospettive della Germania unificata si coglie nella serie di interviste raccolte in Zur Lage der Nation (1990) e in Krieg ohne Schlacht. Leben in zwei Diktaturen (1992).
Alcune commedie di M. (Filottete, L'Orazio, Mauser, La missione, Quartetto) sono state tradotte e pubblicate nella silloge Teatro, a cura di S. Vertone e M. Missiroli (1984).
Bibl.: W. Schivelbusch, Sozialistisches Drama nach Brecht. Drei Modelle: P. Hacks, H. Müller, H. Lange, Darmstadt 1974; AA. VV., Die Hamletmaschine. H. Müllers Endspiel, Colonia 1978; G. Schulz, H. Müller, Stoccarda 1980; G. Wieghaus, H. Müller, Monaco 1981; Th. Girshausen, Realismus und Utopie. Die frühen Stücke H. Müllers, Colonia 1981; J. R. Scheid, Zum Drama in der DDR: H. Müller und P. Hacks, Stoccarda 1981; AA. VV., H. Müller, Monaco 1982; G. Wieghaus, Zwischen Auftrag und Verrat. Werk und Ästhetik H. Müllers, Francoforte s.M. 1984; A. A. Teraoka, The silence of entropy or universal discourse. The post-modernist poetics of H. Müller, New York 1985; P. Gallo, Il teatro dialettico di H. Müller, Lecce 1987; Explosion of a memory. H. Müller DDR, a cura di W. Storch, Berlino 1988; H. Müller Material, a cura di F. Hörnigk, Gottinga 1989.