HART, Heinrich e Julius
Critici e poeti; il primo nato a Wesel il 30 dicembre 1855, morto a Tecklenburg il 12 giugno 1906, il secondo nato a Münster il 9 aprile 1859, morto a Berlino (7 luglio 1930). I due fratelli H. hanno avuta una parte notevole quali propulsori del movimento naturalista in Germania, cui però non diedero durevoli creazioni originali. Spiriti radicali, di idee positivistiche, di tendenze repubblicane, preoccupati dei rivolgimenti sociali del tempo, si sforzarono di dare alla letteratura tedesca un indirizzo a un tempo moderno e nazionale, senza pedissequo ossequio al verismo francese e con decisa reazione ai vecchiumi postclassici. A Friedrichshagen, presso Berllno, divennero centro della bohème o del nuovo Sturm und Drang berlinese, circondandosi del gruppo di Areut, Henckell, Conradi, Hartleben, ecc.
Fondarono riviste combattive, tra cui i Kritische Waffengänge (1882-86), da cui si suol datare il movimento. Come poeta originale Enrico si propose di compiere una grande epopea, Lied der Menschheit in 24 canti, di cui in un tono più oratorio che poetico compose solo i primi quattro. Giulio ebbe vocazione più decisamente lirica (Sansara, 1879; Homo sum, 1890, Triumph des Lebens, 1897), ma non esitò a cimentarsi anche nel dramma e nell'arte narrativa. Ma verso la fine del secolo si volse alla meditazione religiosa, fondando una specie di comunità (Die neue Gemeinschaft) e dedicando i suoi scritti alla diffusione del suo pensiero, con intonazione monistica (Der neue Gott, 1896; Träume der Mitsommernacht, 1904). Un ritratto letterario di queste due interessanti ed inquiete personalità ci è dato da Ernst von Wolzogen nel romanzo Lumpengesindel (1892) ed essi ispirarono anche un capitolo nel Quint di Gerhart Hauptmann, loro compagno e amico di giovinezza.
Opere: H. Hart, Gesammelte Werke, ed. J. Hart, voll. 4, Berlino 1907.
Bibl.: A. Soergel, Dichtung u. Dichter d. Zeit, Lipsia 1911; L. H. Wolff, Die ästhet. Grundlage d. Literaturrevolution d. achtziger Jahre, Ratibor 1922.