Arabista tedesco (Schandau 1801 - Lipsia 1888); prof. (1836) nell'univ. di Lipsia. Allievo a Parigi del de Sacy, fu essenzialmente filologo, e introdusse nell'arabistica tedesca il severo metodo filologico basato sullo studio dei grammatici indigeni e sullo spoglio delle fonti. Curò esemplari edizioni di testi (al-Baidāwī, Abū l-Fidā', az-Zamakhsharī, ecc.); parte dei suoi numerosi articoli fu raccolta nei tre volumi di Kleinere Schriften (1885-88).