FLEISCHER, Heinrich Leberecht
Il massimo arabista tedesco del sec. XIX, nato a Schandau il 21 febbraio 1801, morto a Lipsia il 10 febbraio 1888. Scolaro di S. de Sacy a Parigi, dal 1835 professore nell'università di Lipsia, introdusse nell'arabistica tedesca il severo metodo filologico, fondato sullo studio dei grammatici indigeni e sullo spoglio sistematico delle fonti. Se pure la sua attività rimase prevalentemente filologica (il che esigeva del resto lo stadio degli studî arabistici del suo tempo) e limitata per lo più alla critica testuale e allo studio della lingua (anche nelle sue fasi più recenti), essa esercitò, sia con gli scritti sia con l'insegnamento, una decisiva influenza anche oltre i confini della Germania.
Oltre alla sua più poderosa edizione, quella del commento al Corano di al-Baiḍāwī (Lipsia 1847-48), e ad altre pure importanti (la Storia anteislamica di Abū'l-Fidā', Lipsia 1831; le Collane auree di az-Zamakhsharī, Lipsia 1835, ecc.), il F. sparse la sua dottrina non solo in numerosissime riviste e atti accademici (da notarsi la serie di annotazioni alla Grammaire arabe del De Sacy e al Supplément aux dictionnaires arabes di R. Dozy, riunite, con altri scritti, in Kleinere Schriften, voll. 3, Lipsia 1885-88), ma anche con la revisione di decine di testi arabici pubblicati da colleghi e discepoli in Germania e all'estero (tra cui la Biblioteca arabo-sicula dell'Amari). Ebbe parte preponderante nella fondazione e nella direzione della Deutsche morgenlandische Gesellschaft e nella rivista edita da essa.
Bibl.: A. Fischer, in Sächsische Lebensbilder, I, Dresda 1930.