ILGEN, Heinrich Rudiger
Uomo di stato prussiano. Nato a Minden verso la metà del sec. XVII, dopo aver compiuto i suoi studî, conobbe grazie a lunghi viaggi la maggior parte dei paesi e delle corti d'Europa. Occupò dapprima un posto nell'amministrazione a Minden, ma dopo un trasferimento fu tratto, grazie al Leibniz, a compiti più importanti. Alla fine del 1678 accompagnò a Parigi il consigliere brandeburghese F. von Meinders e vi rimase fino alla conclusione della pace di Saint-Germain. Al suo ritorno fu chiamato dall'elettore Federico Guglielmo nella sua cancelleria segreta, dove seppe acquistarsi una posizione molto influente, che conservò anche sotto Federico III. Dopo la caduta del ministro E. v. Danckelmann, l'I. rimase il miglior conoscitore di politica estera; ebbe parte autorevole nei negoziati per la concessione della corona regia all'elettore di Brandeburgo. Il nuovo re lo nominò per compenso nel 1701 consigliere segreto e membro del Consiglio di stato. In tal qualità si occupò anche dei problemi di politica interna, tra cui della riforma dell'amministrazione dei beni demaniali. Federico Guglielmo I gli affidò la direzione degli affari esteri. La politica austro-francese che I. seguiva fu contrariata dall'alleanza di Heerenhausen, stipulata con l'Inghilterra, il Hannover e la Francia, e non approvata da lui (1725). Poi, anche nel riallacciare la sua unione con gli Asburgo (1726), il re si spinse più in là di quanto avrebbe voluto I. Con la sua morte (1728) sparì l'unico consigliere veramente fidato e influente che fosse vicino al re.