Architetto tedesco (Rostock 1876 - Berlino 1950). Membro del Deutscher Werkbund dal 1910, T. occupa un posto particolare nel dibattito architettonico tedesco moderno, per la sua ricerca volta alla semplificazione, alla eliminazione del superfluo e finalizzata alla riscoperta dei principi generatori della forma architettonica: ricerca di una primitiva essenzialità proposta a fondamento di un nuovo ordine delle forme, alieno da qualsiasi retorica neoclassica. A Dresda (1910-13) collaborò alla realizzazione della prima città-giardino tedesca (Hellerau: case a schiera; Istituto di ginnastica ritmica Jaques-Dalcroze, ecc.).
Compiuta la sua formazione (dal laboratorio paterno di falegnameria agli studi alla Technische Hochschule di Monaco), ebbe una prima esperienza nel campo dell'insegnamento e della progettazione a Treviri (1905-09). Dopo un periodo a Dresda, insegnò alla Kunstgewerbeschule di Vienna (1913-19); fu poi di nuovo a Dresda dove s'impegnò nell'organizzazione di una comunità di artigiani a Hellerau (1919) e insegnò alla Kunstakademie (1920-26). Chiamato a Berlino come professore alla Technische Hochschule, dopo un periodo di grande vivacità creativa (piscina comunale di Berlino, progetti museali di Berlino e Weimar, ecc.), con l'avvento del nazismo, pur mantenendo l'incarico dell'insegnamento fino al 1941, tollerato grazie alla stima del suo allievo A. Speer, T. rimase praticamente isolato e limitato nell'attività progettuale, che poté riprendere dopo il 1946 soprattutto nell'ambito della ricostruzione postbellica. Convinto assertore dell'importanza del lavoro artigianale, pur non rifiutando le nuove tecniche costruttive, fu autore di pubblicazioni tra le quali si ricordano in particolare: Der Wohnhausbau (1909); Hausbau und dergleichen (1916); Handwerk und Kleinstadt (1919).