Scrittore e letterato tedesco (Tondern, Schleswig, 1737 - Altona 1823). Ufficiale nell'esercito danese, poi console danese a Lubecca e infine direttore del lotto ad Altona, fu uno dei promotori dello Sturm und Drang. Nei Briefe über Merkwürdigkeiten der Literatur (1766-71) e nei brevi saggi critici che ne seguirono fa una polemica esaltazione del genio di Shakespeare, sulla linea che da Lessing porta a Herder e a Goethe. Il Gedicht eines Skalden (1766) costituisce il primo tentativo tedesco di richiamare in vita miti germanici, in breve anticipo su Klopstock. La tragedia Ugolino (1768), su tema dantesco, è un'ardimentosa prova di realismo teatrale crudele e patetico, come tale immediata anticipazione del teatro stürmeriano.