Heimsoeth, Heinz
Storico tedesco della filosofia (Colonia 1886 - ivi 1975). Prof. nelle univ. di Marburgo (1921), Königsberg (1922-31) e Colonia, è autore di numerosi scritti, tra cui spiccano per importanza quelli su Leibniz. In partic., in Die Methode der Erkenntnis bei Descartes und Leibniz (3 voll., 1912-14) H. evidenzia la profonda diversità di approccio tra Cartesio e Leibniz: quest’ultimo sarebbe partito, infatti, dalla nozione di sostanza per concludere in un’autentica ontologia, evitando in tal modo il soggettivismo cartesiano. Opera indicativa dell’impostazione comparatistica di H., orientata verso una storia della filosofia per problemi, è Die sechs grossen Themen der abendländischen Metaphysik und der Ausgang des Mittelalters (1921; trad. it. I grandi temi della metafisica occidentale). Altri scritti notevoli: Fichte (1923); Leibniz’ Weltanschauung (1926); Metaphysik der Neuzeit (1929); Nietzsches Idee der Geschichte (1938); Giordano Bruno und die deutsche Philosophie (1942; trad. it. Giordano Bruno e la filosofia tedesca); Metaphysische Voraussetzungen und Antriebe in Nietzsches «Immoralismus» (1955); J. G. Fichtes Aufschliessung der gesellschaftlichgeschichtlichen Welt (1962). Le sue ricerche su Kant (raccolte in Studien zur Philosophie I. Kants, 2 voll., 1956-70) si sono concluse con un ampio commento alla Ragion pura (Transzendentale Dialektik, 4 voll., 1966-71). Ben nota la sua riedizione, con aggiornamento, del Lehrbuch der Geschichte der Philosophie di W. Windelband (15ª ed., 1957).