Psicanalista austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1913 - Chicago 1981). Tra i maggiori innovatori della teoria e della tecnica psicoanalitica, ha posto al centro della sua indagine il concetto di sé, definito "un centro di iniziative e un contenuto di impressioni" la cui coesione sarebbe assicurata in età infantile da una relazione con le figure genitoriali che consenta al bambino di vedere accolti sia il suo senso di grandiosità sia l'esigenza di idealizzare e sentirsi parte del genitore idealizzato. Tra le sue opere occorre citareThe analysis of the self (1971; trad. it. 1976).
Laureatosi in neurologia a Vienna nel 1938, si spostò poi negli Stati Uniti, all'Università di Chicago, dove si specializzò in neuropsichiatria. Divenuto psicanalista presso l'Istituto di Chicago, vi svolse importanti funzioni didattiche e di ricerca. Fu poi presidente (1964-65) e vicepresidente (1965-73) dell'American psychoanalytical association.
Centrale nel pensiero di K. è il concetto di sé: un sé coeso, garanzia di uno sviluppo non patologico della personalità, è assicurato, per K., da un rapporto con le figure genitoriali che risponda, nelle prime fasi di sviluppo, alle esigenze di rispecchiamento poste dal bambino. Se queste esigenze saranno soddisfatte, il bambino crescerà sano e non trasferirà su fasi successive dello sviluppo o della vita adulta le proprie istanze narcisistiche, divenute patologiche. Importante è, da questo punto di vista, il cambiamento proposto da K. nella tecnica psicanalitica: compito dell'analista è quello di operare con empatia, di porsi, cioè, in risonanza emotiva con le "reali" esigenze del paziente e con gli eventuali desideri infantili di rispecchiamento da questi avanzati, fornendo peraltro sostegni via via più evoluti in funzione di una trasformazione flessibile dei tratti narcisistici della personalità dell'analizzato. Tra le sue altre opere: The analysis of the self (1971; trad. it. 1976); The restoration of the self (1977; trad. it. 1980); The search for the self (1978; trad. it. 1982); The two analysis of Mr. Z (1979; trad. it. 1989); How does analysis cure? (1984; trad. it. 1986).