BÖHLAU, Helene
Scrittrice nata a Weimar nel 1859, visse a lungo a Costantinopoli perché sposata a F. Arndt che si fece poi musulmano, assumendo il nome di 'Omar ar- Rashīd Bey. Fu tra le autrici di romanzi più ammirate. Dopo alcune rievocazioni graziose della vita borghese della vecchia Weimar di Goethe (Ratsmädelgeschichten, 1888; Neue altweimarische Geschichten, 1897), passò a racconti ove sostenne l'elevazione della donna, la sua redenzione dalla semischiavitù impostale nell'amore e nella famiglia, senza però mai esagerazioni femministiche, bensì con serena bontà. Fu una tra le voci di quel tempo sorte contro la morale borghese. Formalmente va unita agl'impressionisti, pur accostandosi al simbolismo e alla poesia dei neoromantici.
Opere principali: Der Rangierbahnhof (1896); Halbtier/ (1899); Isebies (1911) che ha in parte valore autobiografico; Im Garten der Frau Maria Strom (1922). Gesammelte Werke, Lipsia, 1914 segg.
Bibl.: L. Berger, Les femmes poètes de l'Allemagne, Parigi 1910; H. Spiero, Geschichte der deutschen Frauendichtung seit 1800, Lipsia 1913; F. Zilmann, H. Böhlau, Lipsia 1919.