JONGERIUS, Hella
Designer neerlandese, nata il 30 maggio 1963 a De Meern (Utrecht). Esponente di rilievo del design internazionale, predilige la combinazione di tecniche tradizionali con quelle più innovative. Ha introdotto nei suoi prodotti il tema dell’imperfezione, tipica del prodotto artigianale, in produzioni industriali, conferendo agli oggetti quello che lei stessa definisce carattere. Affascinata dal rapporto tra i colori e i materiali cui viene applicato, dalla relazione tra il cromatismo e le forme, J. si è specializzata nel progetto del colore che tratta come un elemento chiave dell’oggetto. Tra i riconoscimenti che le sono stati assegnati, da ricordare il Rotterdam Designprijs nel 2003 per il tessuto Repeat (2002) e il premio Créateur de l’année du Salon du meuble (Parigi, 2004).
Dopo aver studiato industrial design alla Eindhoven Design Academy, dove si diplomò nel 1993, iniziò la collaborazione con il collettivo Droog design, incontro che ne decretò il debutto sulla scena del design internazionale. Per loro disegnò la serie di vasi in poliuretano Soft urn e Soft vase e Bath mat (1993). Nello stesso anno fondò a Rotterdam lo studio Jongeriouslab, realtà progettuale con cui avviò una produzione propria affiancata a collaborazioni per aziende prestigiose come Ikea, Vitra, Maharam, Royal Tichelaar Makkum, Camper, KLM e Nymphenburg. Dal 2009 lo studio è stato trasferito a Berlino dove J. vive e lavora, specializzando la propria attività in consulenze sul colore. Dal 1998 al 1999 ha insegnato alla Eindhoven Design Academy, mentre dal 2000 al 2004 è stata a capo del dipartimento Living. Dal 2010 al 2013 è stata guest professor presso la Weissensee Academy of art di Berlino.
Sperimentando le potenzialità dell’ibridazione tra nuove tecnologie industriali e vecchie tecniche artigianali, J. ha posto l’accento dei suoi prodotti sul significato degli stessi, prima ancora che sulla forma. Emblema di questo pensiero è Red white vase, un progetto del 1997 sviluppato per la EKWC. Il vaso nasce dalla fusione di frammenti di ceramica medievale, incollati tra loro a formare un archetipo, prodotto in serie e decorato con una vernice tipica dell’ambito automobilistico (Toyota red). Il progetto Coloured vases (serie 1, 2003; serie 2, 2007; serie 3, 2010) rappresenta la prosecuzione di tale studio, indagine che ha caratterizzato gran parte del suo lavoro.
Sono seguite molteplici sperimentazioni legate al mondo della ceramica, del colore e del decoro. Tra queste si ricordano: Animal bowls (Nymphenburg, 2004), Non-temporary (2005), Four seasons (2007), Porcelain color research (2006), Chicle project (2009).
Il tema della differenza ha rappresentato sin dagli inizi uno dei suoi maggiori interessi: primo esempio di serie differenziata è il servizio di stoviglie B-set (Royal Tichelaar Makkum, 1997), realizzato in ceramica che, cotta a temperature sopra gli standard, subisce una leggera deformazione in grado di rendere ogni pezzo ‘unico’.
Parallelamente alle autoproduzioni o alle produzioni a edizioni limitate, J. trova una sua dimensione anche nel mondo della grande distribuzione: per Ikea ha disegnato la serie di vasi Jonsberg (2005), e nello stesso anno per Vitra uno tra i suoi più celebri prodotti, Polder sofa. Sempre per Vitra il pouf Bovist (2005), Worker sofa (2006) e The Worker (2006) ispirate alla Utrecht chair (1936) disegnata da Gerrit Rietveld, Sphere table (2013), il pouf Mochi (2013), la poltroncina East river chair (2014).
Nel campo dell’illuminotecnica ha progettato la serie di lampade Blossom (Belux, 2006); mentre si è avvicinata al mondo del fashion design con A tribute to Camper (Camper, 2009) e Layers on Nike (Nike and Maharam, 2009).
L’attenzione al dettaglio, che J. persegue in ogni suo lavoro, trova la massima espressione nello studio che applica a stoffe, ricami e patterns. Si vedano i progetti realizzati per Maharam: Layers (2006), Hours, Colorwheel, Vases (2012), Confetti (2013). E ancora il lavoro svolto per Danskina con i tappeti Multitone (2014), Duotone (2014) e il progetto Cork & Felt (2014). Un progetto che nel 2013 le ha permesso di ridisegnare gli interni della KLM World business class del boeing 747-400: dalle sedute alla brand identity. Per la prima volta gli arredi, le palettes cromatiche, le sedute vengono progettate ad hoc con l’obiettivo primario di offrire ai passeggeri il massimo comfort possibile. Nello stesso anno, con Rem Koolhaas, Irma Boom, Gabriel Lester e Louise Schouwenberg, J. ha ridisegnato e anche arredato la North delegates’ lounge delle Nazioni Unite a New York, realizzando uno spazio comodo e informalmente professionale, pur mantenendone le caratteristiche storiche.
Come art director per Vitra, Danskina e Artek, si occupa delle scelte relative a materiali e colori. I suoi lavori sono esposti presso numerosi musei e gallerie: Cooper Hewitt National Design Museum e MoMA (Museum of Modern Art) a New York, Stedelijk Museum ad Amsterdam, Museum Boijmans Van Beuningen a Rotterdam, London Design Museum, Galerie Kreo a Parigi e Moss Gallery.
Bibliografia: L. Schouwenberg, Hella Jongerius, London-New York 2003; L. Schouwenberg, A. Rawsthorn, P. Antonelli, Hella Jongerius. Misfit, London-New York 2010; C. Martino, Dal mono al pluri, «diid, disegno industriale | industrial design», 2012, 53, pp. 32-39.