Mankell, Henning
Mankell, Henning. – Scrittore e drammaturgo svedese (n. Stoccolma 1948). Poco più che ventenne inizia a comporre testi per il teatro sino ad approdare alla vicedirezione del Riksteater di Stoccolma. Il forte impegno politico progressista di M. si è negli ultimi anni concretizzato nella direzione del Teatro Avenida di Maputo, capitale del Mozambico, e nella partecipazione alla Freedom flotilla, il convoglio di navi che nel maggio del 2010 ha tentato di rompere via mare l’embargo israeliano della Striscia di Gaza. Esordisce alla fine degli anni Settanta con alcuni romanzi e racconti, ma il successo internazionale arriva all’inizio degli anni Novanta (Mördare utan ansikte 1991; trad. it. Assassino senza volto, 2001) con una serie di romanzi noir e polizieschi incentrati sulla figura del burbero ma bonario commissario Kurt Wallander ‒ Innan frosten (2002; trad. it. Prima del gelo, 2007), Den orolige mannen (2009; trad. it. L'uomo inquieto, 2010) ‒ che ha ricevuto diversi adattamenti e serializzazioni per la televisione svedese (1997-2007) e britannica (2008-09). Le sue diverse sperimentazioni noir continuano con i più recenti Danslärarens återkomst (2000; trad. it. Il ritorno del maestro di danza, 2007), Vindens son (2000; trad. it. Il figlio del vento, 2002), Djup (2004; trad. it. Nel cuore profondo, 2005), Italienska skor (2006; trad. it. Scarpe italiane, 2008), Kennedys hjärna (2005; trad. it. Il cervello di Kennedy, 2007). e Kinesen (2007; trad. it. Il cinese, 2009). È autore di numerose pièce teatrali e di un ciclo di romanzi per ragazzi: Eldens hemlighet (1995; trad. it. Il segreto del fuoco, 2005), Hunden som sprang mot en stjärna (1990; trad. it. Il cane che inseguiva le stelle, 2003), Resan till världens ände (1998; trad. it. Il ragazzo che voleva arrivare ai confini del mondo, 2009).