Schiavo affrancato, poi re di Haiti (is. di Granada, Antille inglesi, 1767 - Port-au-Prince 1820); scoppiata l'insurrezione dei neri di Santo Domingo (1791), abbracciò in un primo tempo (1793) il partito dei capi ribelli Toussaint Louverture e J.-J. Dessalines, ma poi (1802), abbandonato insieme con quest'ultimo il Louverture, passò dalla parte francese. Tuttavia ben presto il ristabilimento della schiavitù lo spinse ancora contro i Francesi, che furono obbligati (1803) ad abbandonare l'isola; e dopo essere stato luogotenente di Dessalines, al cui assassinio (1806) egli certo contribuì, il 28 marzo 1811 riuscì a farsi proclamare re di Haiti con autorità effettiva sulla zona sud dell'isola. Minacciato poi da sudditi insorti e da soldati del territorio nord di Haiti, si uccise.