DUVERNOIS, Henri
Nato a Parigi il 4 marzo 1875, è uno dei più noti e fecondi narratori oggi viventi in Francia: indagatore, descrittore e commentatore. spesso fine e geniale, ironico e patetico, della vita contemporanea; salutato da qualche critico come il miglior successore di Guy de Maupassant.
Ha pubblicato una serie di romanzi: Le roseau de fer (1902), Nane, ou le lit conjugal (1904), Crapotte (1908), Popotte (1908), La bonne infortune (1911), Le Veau gras (1912), Nounette ou la déesse aux cent bouches (1913), Faubourg Montmartre (1914), Fdgar (1919), Gisèle (1920), La brebis galeuse (1921), Servante (1926), U11e dame heureuse (1926), Maxime (1927), Beauté (1929), ecc. Ma forse il suo respiro più agile e la rapidità del suo tocco lo fanno eccellere soprattutto nelle novelle, ch'egli ha raccolto in più volumi: Les marchandes d'oubli (1909), Le chien qui parle (1911), Fifinoiseau (1912), Les demoiselles de perdition (1911), La maison des confidences (1914), La lune de fiel (1921), ecc. I racconti e gl'intrecci del D. hanno offerto larga messe a varî commediografi, che ne hanno tratto lavori teatrali come: M. Donnay (Le geste, 1924), P. Wolff (Après l'amour, 1924), R. Dieudonné (La guitare et le jazz-band 1924), ecc. Lo stesso D. ha scritto per il teatro: La fugue (1927, in tre atti) e molte commedie in un atto raccolte in Comédies en un acte (1928). Il D. ha pure scritto romanzi in collaborazione con P. Bourget, G. D'Houville e P. Benoit (Le roman des quatre, 1923; Micheline et l'amour, 1926).