SAINTE-CLAIRE Deville, Henri-Étienne
Chimico, nato a Saint-Thomas (Antille) l'11 marzo 1818, morto a Boulogne-sur-Seine il 1° luglio 1881. Studiò a Parigi e quivi fondò a sue spese un laboratorio, l'unico in Francia, a detta di Wurtz, che fino al 1869 avesse mezzi sufficienti per la ricerca scientifica. Nel 1844 fu chiamato a organizzare la facoltà di scienze di Besançon. Nel 1851 sostituì J.-B. Dumas nell'insegnamento della chimica a Parigi: nel 1861 fu nominato membro dell'Accademia delle scienze.
Vasta e multiforme è l'opera scientifica di S.C.-D.. Egli eseguì ricerche sui metalli del gruppo del platino, sia dal punto di vista scientifico sia da quello tecnico; notevoli i suoi studî sul rodio che lo condussero a stabilire un metodo d'estrazione ancora usato, e sulla tecnologia del platino. Egli fu il primo che mediante il sodio ottenne notevoli quantità di alluminio (1845). Scopri ed isolò l'anidride nitrica; ideò varî processi analitici; s'occupò pure di mineralogia e di sintesi mineralogica. Nel campo della chimica organica studiò varie essenze e resine; in quello della chimica fisica s'occupò delle proprietà ottiche delle sostanze in relazione alla costituzione. Ma la parte imperitura dell'opera di S.-C.D. è quella riguardante lo studio dei fenomeni di dissociazione. Le sue ricerche in questo campo hanno anzitutto condotto a chiarire il fenomeno della densità anomala che costituiva un grave ostacolo per la teoria atomico-molecolare: fu il Cannizzaro che, basandosi sulle ricerche di S.-C.D., interpretò l'apparente anomalia.