Hauvette, Henri
Critico e filologo francese (Parigi 1865 - ivi 1935), studioso della letteratura italiana. Venne presto a contatto con l'opera di D. (a Parigi ebbe a maestro il Gebhart, a Firenze ebbe amici e maestri P. Villari e P. Rajna), dimostrando un interesse costante per l'autore della Commedia e facendo del suo insegnamento, prima a Grenoble e poi, dal 1906, come professore di letteratura italiana alla Sorbona, un centro di diffusione di cultura dantesca. L'opera di D. fu, insieme con quelle del Boccaccio, dell'Ariosto, dell'Alamanni, uno degli argomenti principali della sua attività di ricercatore e filologo di solida formazione positivistica.
Fra gli studi eruditi, caratterizzati dall'accuratezza ed esaustività della ricerca e dalla sobrietà del linguaggio, sono da ricordare soprattutto: D. dans la poésie française de la Renaissance, in " Annales de l'Université de Grenoble " XI (1899; traduzione italiana di A. Agresta: D. nella poesia francese del Rinascimento, Firenze 1901) e La France et la Provence dans l'auvre de D., Parigi 1929. Carattere più divulgativo o didattico hanno i volumi: Dante. Introduction à l'étude de la D.C., ibid. 1911 (1912²) e Études sur la D.C. - La composition du poème et son rayonnement, ibid. 1922. Destinata alla scuola, ma pregevole per la precisione del testo e delle note e anche per la sobria eleganza, la traduzione di passi scelti della Commedia (ibid. 1921-22). Molto numerosi sono inoltre gli articoli e le recensioni di argomento dantesco scritti dall'H. durante tutta la sua carriera, destinati a informare il pubblico francese degli studi su D. pubblicati in tutta Europa.
Bibl. - Una bibliografia completa degli scritti di H. è premessa ai Mélanges de philologie, d'histoire et de littérature offerts à H. H., Parigi 1934. Fra gli scritti dedicati all'H., subito dopo la morte: A. Jeanroy, H. H., in " Études Italiennes " n.s., V (1935) 109116; F. Neri, H. H.- Commemorazione, in " Atti Accad. Scienze Torino " LXX (1934-35) 264-268. E inoltre C. Pellegrini, Studiosi della letteratura italiana, in Da Constant a Croce, Pisa 1958.