Scrittore e pittore belga di lingua francese (Namur 1899 - Parigi 1984), naturalizzato francese nel 1955. Nel 1920 s'imbarcò come marinaio per visitare le due Americhe, interrompendo gli studî di medicina che aveva cominciato a Bruxelles. S'iniziò alla poesia attraverso la lettura dei mistici e di Lautréamont. Trasferitosi a Parigi nel 1924, entrò in contatto con gli ambienti surrealisti, si legò a J. Supervielle, M. Ernst, P. Klee, e diresse la rivista Hermès (1937-39). Fin dalle prime raccolte poetiche, ha espresso in una lingua aggressiva, frammentaria, talvolta di un crudo umorismo, un profondo senso di rivolta (Qui je fus, 1927; Un certain Plume, 1930; Plume, 1937). Grande viaggiatore, perseguì soprattutto l'esplorazione dei meccanismi della vita interiore (Ecuador, journal de voyage, 1929; Un barbare en Asie, 1932; Voyage en Grande Garaba gne, 1936; Au pays de la magie, 1942) e nel 1955 iniziò la sperimentazione degli allucinogeni, che gli consentì l'accesso a stati mentali sconosciuti (Misérable miracle, 1955; L'infini turbulent, 1957; Connaissance par les gouffres, 1961; Les grandes épreuves de l'esprit, 1966; Vers la complétude, 1967). Tra le altre opere: Émergences-Résurgences (1972); Poteaux d'angle (1981); Chemins cherchés, chemins perdus, transgressions (1982); i voll. postumi Déplacements, dégagements (1985) e Affrontements (1986). Alla scrittura, fin dal 1926, affiancò un'attività pittorica che si fece sempre più impegnativa, nel tentativo di esprimere con la più completa libertà sensazioni ed emozioni (olî, acquarelli e disegni in gran parte conservati nel Musée d'art moderne di Parigi e nel Kunstmuseum di Silkeborg).