VALOIS, Henri (H. Valesius)
Nacque il 10 settembre 1603 a Parigi, dove morì il 7 maggio 1676. Era fratello di Adriano V. Studiò nel collegio dei gesuiti a Verdun e completò la sua preparazione nel collegio di Clermont. Dopo essersi dedicato al diritto civile, si diede totalmente alle lettere greche e latine, in cui acquistò conoscenza profonda. Poté pubblicare numerose edizioni di classici greci, con la traduzione latina e corredate di commenti; specialmente notevoli le edizioni di Polibio, di Diodoro Siculo (Parigi 1634); di Ammiano Marcellino (ivi 1636; 2ª ed. a cura del fratello Adriano, ivi 1681), in cui è il frammento noto sotto il nome di Anonimo Valesiano; e le edizioni degli storici ecclesiastici (voll. 3, Parigi 1659-73), che ebbero molta fortuna in Olanda e in Inghilterra, dove furono ripubblicate e ampliate. Ma il lungo studio gli fece perdere un occhio; non poté perciò attendere direttamente agli studî. Ebbe fino alla morte del presidente De Mesmes una pensione di duemila lire; nel 1650 il clero gliene diede una di seicento lire perché lavorasse intorno agli storici della Chiesa. Nel 1660 fu nominato storiografo del re, con una pensione di milleduecento lire, poi portata, su proposta del Colbert, a duemiladuecento. A sessant'anni sposò una giovane donna, Margherita Chesneau, da cui ebbe parecchia prole. Molto apprezzato all'estero, fu in rapporti con i più insigni dotti: con Cristina di Svezia, con i Barberini, ecc. Di lui lasciò una vita il fratello Adriano, edita nella raccolta di scritti minori del V., H. Valesii emendationum libri quinque, et de critica libri duo, ecc. (a cura di P. Burmann, Amsterdam 1740).