CAREY, Henry Charles
Economista, nato a Philadelphia nel 1793, apprese dal padre, Matteo Carey, distinto economista irlandese, l'amore per la scienza economica, tanto che in età ancor giovane si ritirò dagli affari, per dedicarsi interamente allo studio, fino alla sua morte, avvenuta in Philadelphia nel 1879. Egli attirò soprattutto l'attenzione del pubblico americano con gli scritti sulle questioni relative alla popolazione e al libero scambio, dove si mostra, però con scarso fondamento scientifico, tenacissimo avversario delle teorie di Malthus e strenuo difensore degli argomenti dei protezionisti. Di particolare importanza sono le sue ricerche circa le teorie del valore e della rendita fondiaria. A lui si deve il concetto di costo di produzione, che si ritrova anche nelle Harmonies économiques del Bastiat e che servì a Francesco Ferrara per stabilire la teoria del valore basata sul costo di produzione. Ma non s'avvide il C., pur tra queste e altre osservazioni di notevole importanza, che, nello scambio, i contraenti, anziché confrontare lo sforzo o sacrificio che il bene da darsi è costato, o può costare a chi desidera produrlo, con quello del bene da ricevere, in realtà raffrontano l'utilità del bene sperato con il sacrificio che è costato il bene da cedersi in cambio; e inoltre che la sua formula non spiega l'alto valore di certi beni per la produzione dei quali il sacrificio è stato minimo. L'esposizione che il C. fece della rendita si differenzia dalla teoria del Ricardo per la diversità dei fatti esaminati, poiché Ricardo guardava principalmente alle condizioni dell'economia inglese del suo tempo, nella quale un'estensione della coltura portava una diminuzione dei compensi spettanti ai lavoratori, mentre il C. intese piuttosto esprimere le condizioni in continuo progresso dell'economia americana, dove al passaggio a terre meno fertili seguiva generalmente il progresso della tecnica produttiva, senza che i lavoratori vedessero peggiorare le loro condizioni.
Fra le opere principali del C. sono da menzionare: Essay on the Rate of wages (1835); Harmony of nature (1836); Principles of political economy (1837-40); The past, the present, and the future (1848); Harmony of interests, agricoltural, manufacturing, and commercial (1850), Slave trade, domestic and foreign (1853); Principles of social science (1858-5); Manual of social science (1864); The unity of law, as exhibited in the relations of physical, social, mental, and moral sciences (1872).