Barlow, Henry Clark
Dantista inglese (nato a Churchyard Row, Surrey, nel 1806; morto a Newington nel 1876), studioso di larghi interessi culturali, scientifici, artistici, teologici e letterari. Il B. era destinato alla carriera artistica, ma dopo una ferita alla mano destra dovette abbandonarla, e frequentò le lezioni dell'università di Edinburgo (facoltà di medicina). Si laureò in medicina nel 1837. Benestante, fu in grado di viaggiare in Europa per molti anni, studiando, scrivendo e facendo schizzi di ciò che lo interessava. Nel 1841 si recò in Italia dove visse per parecchi anni. Cominciò lo studio di D. a Pisa nel 1845, e al poeta italiano si dedicò per tutto il resto della vita. Visitò tutte le biblioteche d'Europa dove si trovassero manoscritti danteschi e riuscì a collezionare più di 150 codici della Divina Commedia. Alla sua morte, nel 1876, lasciò all'University College di Londra la sua importante biblioteca dantesca. Oltre ai libri, questa collezione contiene anche le lettere scritte al B. dai dantisti suoi amici, il Caetani di Sermoneta, Ch. Elliot, il Norton, Seymour Kirkup, il Witte, ecc. Lasciò pure allo stesso collegio fondi per sussidiare conferenze dantesche annuali, che continuano tuttora.
L'opera più importante del B. è lo studio sul testo della Commedia, pubblicato nel 1864: Critical Historical and Philosophical Contributions to the study of the Divina Commedia. Come indica il titolo stesso, questo studio, basandosi sulla collazione dei codici, s'allarga a considerazioni critiche svariatissime, spesso di grande interesse. Le sue note hanno una forte individualità e spesso derivano dalle esperienze personali dell'autore, nonché dalle sue conoscenze scientifiche e artistiche. C'è però una deficienza implicita nel metodo adottato dal B. per la scelta fra le varianti, deficienza segnalata e dal Witte e dal Moore. Egli preferiva sempre le lezioni che trovava più frequentemente, cioè il suo metodo è chiaramente quantitativo.
Il B. scrisse molti articoli, oltre a numerose lettere su svariatissime materie ai periodici, per esempio al Morning Post e all'Athenaeum. Parecchi di questi articoli sono di interesse italiano e in ispecie dantesco. Il B. assistette alle feste commemorative per il sesto centenario della nascita di D. (maggio 1865) e ne fece una descrizione.