BATHURST, Henry conte di
Nato il 22 maggio 1762, succedette al padre nella paria britannica il 6 agosto 1794. Amico del Pitt, fu chiamato da lui nel 1804 alla direzione della zecca. Nel 1807 fu messo alla testa del Board of Trade ed ebbe quindi un seggio nel gabinetto presieduto dal duca di Portland. Erano gli anni in cui s'inaspriva la guerra commerciale fra l'Inghilterra e Napoleone. Il B., laborioso ed abile, fu ben presto iniziato alla politica estera di quegli anni difficili e sul finire del 1809 ebbe per due mesi il portafoglio degli Esteri in via interinale. Nel 1812, quando il conte di Liverpool succedette al Perceval nella direzione del gabinetto conservatore, a lord Bathurst furono affidate le due segreterie di stato della Guerra e delle Colonie, con l'assistenza di due sotto-segretarî. Implacabile avversario di Napoleone, s'accordò facilmente con lord Castlereagh nel contenere le iniziative di lord William Bentinck e di sir Robert Wilson, quando questi si lasciarono trascinare a promesse compromettenti verso i costituzionali della penisola. Il B. dedicava i maggiori sforzi al mantenimento di un afflusso costante di uomini e di denaro alle truppe che il Wellington comandava nella penisola iberica e che seppe condurre a così clamorose vittorie. Nel 1812, superata la resistenza della regina Maria Carolina contro la riforma costituzionale in Sicilia, il B. indusse lord William Bentinck a trasportare una parte delle truppe in Spagna. I disegni di collaborazione col partito italico, che il Nugent e il Bentinck erano riusciti a far approvare dal governo inglese durante la campagna di Napoleone in Russia, subirono pertanto un rinvio che riuscì loro fatale. Nel triennio 1812-1814 il lavoro intensissimo del B. fu ancora accresciuto dalla guerra scoppiata tra gli Stati Uniti d'America e l'Inghilterra. Il B. fu dei più ardenti a promuovere una ripresa della lotta contro Napoleone dopo il ritorno dall'Elba e non può essere esonerato dalla responsabilità del trattamento che i suoi subordinati inflissero al prigioniero a S. Elena. Il B. se ne scagionò piuttosto male rispondendo nel 1817 alla Camera dei lord a un'interpellanza di lord Holland. Egli si dimise dal ministero nel 1827, non approvando la condotta seguita dal nuovo primo ministro Canning nelle misure, ormai inevitabili, per completare l'emancipazione politica dei cattolici. Rientrò nel ministero l'anno seguente col duca di Wellington assumendo la carica, molto meno gravosa, di presidente del consiglio. Lasciò il governo nel 1830 e morì nell'agosto del 1834.
Bibl.: H. R. Castlereagh, Memoirs and Correspondence, voll. 12, Londra 1848-53; Wellington, Despatches, voll. 8, Londra 1844-47; G. C. Brodrick e J. K. Fotheringham, Political History of England, XI, Londra 1906.