DODWELL, Henry
Erudito e teologo inglese, nato a Dublino nell'ottobre 1641, morto a Shottesbrooke (Berkshire) il 7 giugno 1711. Nel 1688 fu nominato professore di storia a Oxford, ma tre anni dopo, essendogli stato tolto per ragioni politiche l'incarico, si ritirò a vita privata, e si dedicò tutto a studî di cronologia e teologia. Tra i primi è particolarmente da ricordare il Discourse concerning Sanchoniathon's choenician History (1681); tra gli altri, l'Epistolary Discourse (Londra 1706), che sosteneva, in connessione con le controversie deistiche, la naturale mortalità dell'anima, a cui tuttavia, per grazia divina discendente attraverso la mediazione ecclesiastica, poteva essere concessa l'immortalità. Connessa con le stesse controversie era l'opera di Henry D. iunior, figlio del precedente (morto nel 1784, e della cui vita poco è noto), la quale, pubblicata anonima nel 1742 col titolo Christianity notfounded on Argument, si presentava come una difesa del cristianesimo, ma in realtà mirava a farlo apparire logicamente assurdo.
Bibl.: F. Brokesby, Life of Mr. H. Dodwell, 1715; J. H. Overton, Dictionary of nat. Biogr., V, pp. 1084-87.