Scultore (Castleford, Yorkshire, 1898 - Much Hadham, Hartford shire, 1986), figlio di un minatore d'origine irlandese, nel 1919 frequentò la scuola d'arte di Leeds e nel 1921, grazie a una borsa di studio, il College of Arts di Londra; nel 1923 fu a Parigi, nel 1925 divenne professore, per sette anni, del Royal College di Londra. La sua prima mostra personale è del 1927. Partecipò alla mostra internazionale surrealista del 1936 e nello stesso anno visitò le grotte preistoriche dei Pirenei. Dal 1939 cessò di insegnare. Tra il 1940 e il 1942 eseguì molti disegni ispirati alla vita londinese durante i bombardamenti. Nel 1946 fu a New York per la sua grande retrospettiva; nel 1948 fu invitato a tenere una personale alla Biennale di Venezia. In seguito venne frequentemente in Italia, dove nel 1972 fu allestita una grandiosa mostra di sue sculture al castello del Belvedere di Firenze. Fu insignito nel 1963 del premio Feltrinelli internazionale per la scultura e nel 1968 del premio Erasmo. Nel 1967 donò alla Tate Gallery di Londra circa trenta sue sculture, che costituiscono una sezione speciale di quella galleria, mentre nel 1977 è stata inaugurata a Much Hadham la Henry Moore Foundation. Frutto di una costante elaborazione formale-stilistica, che dai primi entusiasmi per la monumentalità della scultura precolombiana si orienta alla creazione di una plastica quanto più possibile vicina a un oggetto naturale, le sue opere, spesso felicemente destinate agli ampî spazî aperti, tendono a un rapporto diretto con il paesaggio naturale circostante; in esse ricorrono alcuni temi fondamentali: la maternità, la figura sdraiata o assisa, la donna; talora anche con sottile riferimento al mito e alla storia: il re e la regina, il guerriero. Da varie ricerche di integrazione della forma in esterno e interno, nello sforzo di rompere la scultura come blocco estraneo e di farne sentire la crescita dal di dentro, si passa alla scomposizione della figura in pezzi staccati, nei quali la statua sembra dissolversi nello spazio circostante.