Teologo (North Stoneham, Hampshire, 1829 - Weston-super-Mare 1890). Studente al Christ church college di Oxford, subì l'influsso di J. Keble ed E. B. Pusey; prete nel 1853, si diede a far rivivere il movimento di Oxford, in crisi dopo il passaggio al cattolicesimo di aderenti come J. H. Newman. Nel 1854, L. era chiamato dal vescovo S. Wilbeforce a dirigere il Theological College di Cuddesdon; ma la sua prepotente personalità e l'appassionata polemica ritualistica suscitarono vaste reazioni, sicché nel 1859 L. tornò a Oxford, dove per dieci anni tenne una serie di lezioni sul Nuovo Testamento che lo resero immediatamente popolare. Chiamato a tenere le Bampton Lectures "on the Divinity of our Lord and Saviour Jesus Christ", egli diede alla teologia del movimento di Oxford un'esposizione chiara e moderata. Divenuto nel 1870 canonico nella cattedrale londinese di S. Paolo, con la sua predicazione riuscì a esercitare influenza assai notevole sulla vita religiosa della capitale. Interessato soprattutto a sostenere la reviviscenza ritualistica nell'anglicanesimo, L. trattò particolarmente dei rapporti tra chiesa anglicana e chiesa cattolica romana, e difese con grande moderazione la causa politica degli anglo-cattolici. Negli ultimi anni dedicò le sue cure all'univ. di Oxford e a una Life of Pusey (post., 4 voll., 1893-97).