HOOVER, Herbert Clark
Presidente degli Stati Uniti d'America, nato il 10 agosto 1874 a West Branch (Iowa). Laureatosi in ingegneria a Stamford (1895), si occupò come ingegnere minerario, negli Stati Uniti e all'estero, specialmente in Australia, in Cina e in Inghilterra. Allo scoppiare della guerra mondiale fu fino al 1917 presidente della Belgian Relief Commission. Dal giugno 1917 al luglio 1919 fu commissario ai viveri negli Stati Uniti. Prestò in questo campo opera attivissima anche in Europa, dove fu presidente dei consigli interalleati dei viveri e dei carboni. Dopo l'armistizio fu a capo prima del Supreme Economic Council e poi dell'American Relief Administration e dell'European Children's Fund, a sollievo delle popolazioni nell'immediato dopoguerra. Nel marzo 1921 il presidente Harding lo chiamò al posto di ministro del Commercio, ufficio che egli tenne poi anche col presidente C. Coolidge, fino alla sua elezione a presidente degli Stati Uniti. Come ministro partecipò ai lavori della commissione per i debiti esteri di guerra, ed ebbe una notevole influenza sul corso dei negoziati intrapresi a Washington dai governi alleati per la sistemazione dei debiti stessi. Candidato del partito repubblicano nell'elezione presidenziale del 7 novembre 1928, fu eletto con 22 milioni di voti contro 18 riportati dal suo competitore democratico A. E. Smith. La vittoria di H. fu anche dovuta all'intensa campagna condotta in suo favore dai fautori del proibizionismo.
La presidenza del Hoover si segnalò particolarmente per l'intensa attività da lui spiegata allo scopo di attenuare le conseguenze della crisi economica che colpì le popolazioni degli Stati Uniti. Altra direttiva importante della politica del presidente fu quella intesa a far partecipare attivamente gli Stati Uniti alle commissioni e alla conferenza per il disarmo, alla quale egli inviò una delegazione facendovi intervenire (aprile 1932) lo stesso segretario di stato Stimson. Egli rivolse inoltre ai governi un energico appello per la riduzione degli armamenti. Alla fine del 1932 si ripresentò candidato alla presidenza, ma con enorme maggioranza fu eletto il suo competitore Roosevelt, appartenere al partito democratico.
È autore di parecchie pubblicazioni d'indole tecnica e del saggio American Individualism (1922). Insieme con la moglie, tradusse in inglese il De re metallica di Giorgio Agricola.