Scrittore (Bromley, Kent, 1866 - Londra 1946). Autore munifico, W. scrisse più di cento libri. Le sue opere composte dopo la prima, e ancor più quelle durante la seconda guerra mondiale, sono dominate dal pessimismo, e l'argomento politico e sociologico soffoca le notevoli doti di romanziere.
Di condizioni modeste, fu commesso di negozi; a 16 anni alla Midhurst grammar school, entrò poi al Royal college of sciences a South Kensington. Laureatosi in scienze nell'univ. di Londra (1888), insegnò per alcuni anni e nel 1893 si volse al giornalismo. Esordì con narrazioni a base scientifica, genere in cui W. fu uno dei migliori e tra i primi scrittori inglesi: The time machine (1895); The island of doctor Moreau (1896); The invisible man (1897); The war of the worlds (1898); The first men in the moon (1901). Contemporaneamente cominciò un gruppo di romanzi a sfondo autobiografico e di carattere realistico (The wheels of chance, 1896; Love and Mr. Lewisham, 1900; Kipps, 1905; Tono Bungay, 1909; The history of Mr. Polly, 1910; Bealby, 1915), in cui rivelò un felice senso umoristico nell'analisi di ambienti e di personaggi della classe media. Ma i problemi sociologici e politici attrassero sempre di più W., che nel 1903 entrò nella Fabian Society, da cui si separò nel 1906 per divergenze di metodi. Questi interessi trovarono espressione in numerose opere, per lo più romanzi a tesi dove i personaggi sono appena delineati: Mankind in the making (1903); The new Machiavelli (1911); The war that will end war (1914); The peace of the world (1915); The research magnificent (1915); Mr. Britling sees it through (1916). Si ricordano ancora la trilogia Outline of history (1920), che traccia lo sviluppo dell'uomo dalla creazione all'epoca moderna, The science of life (1929), in collab. con J. Huxley, The work, wealth and happiness of mankind (1932), ed Experiment in autobiography (1934).