MAN, Herman de
Pseudonimo dello scrittore olandese Salomon Herman Hamburger, nato a Woerden l'11 luglio 1898, morto a Schiphol il 14 novembre 1946. Di origine ebraica, si convertì nel 1927 al cattolicesimo.
Descrive la popolazione contadina calvinista della regione di Schoonhoven e Oudewater nell'Olanda meridionale: Rijshout en rozen ("Frasche secche e rose", 1924) e Het wassende water ("L'acqua crescente", 1925), il suo romanzo più noto. Meno riuscito fu il romanzo di soggetto cattolico: Maria en haar timmerman ("M. ed il suo falegname", 1932).
È narratore di stile forte e non privo di umorismo; tale risulta anche nei suoi racconti e romanzi scritti in seguito: Een stoombootje in den mist ("Un vaporetto nella nebbia", 1933), De barre winter van negentig ("Il rigido inverno del 1890", 1936), Scheepswerf de Kroonprinces ("Il cantiere navale La Principessa ereditaria", 1936), Kapitein Aart Luteyn ("Capitan A. L.", 1937), Zonen van den Paardekop ("I figli di Testa di cavallo", 1939) e Heilig Pietje de Booy ("San Pierino di B.", 1940). Nel 1954 uscì Omnibus, una ristampa di De kleine wereld ("Il piccolo mondo", 1932), Een stoombootje in den mist e Geiten ("Capre", 1940).