KESTEN, Hermann
Scrittore tedesco, nato a Norimberga il 28 gennaio 1900. Dopo gli studî in lettere e una tesi di laurea su Heinrich Mann, collaborò a diversi periodici letterarî e case editrici. Abbandonata la Germania nel 1933, è oggi cittadino americano e vive a Roma. La sua narrativa è improntata alla Neue Sachlichkeit, il "neorealismo" tedesco degli anni tra il 1920 e il 1930, con una talvolta dissonante mescolanza tra intenti umanitarî e moralistici, e una forma narrativa mirante all'intrattenimento del lettore.
Il romanzo Josef sucht die Freiheit (Berlino 1927), con cui si presentò e si affermò subito nel mondo letterario, descrive il grigio mondo sovraffollato del proletariato urbano, cui un ragazzo tredicenne cerca di sfuggire; in Ein ausschweifender Mensch (ivi 1929), la stessa documentazione di una triste realtà sociale si svolge intorno a un giovane ventenne e al suo rifiuto delle forme tradizionali. Lo stesso carattere hanno Glückliche Menschen (ivi 1931; trad. it., a cura di U. Barbaro, Lanciano 1933, Milano 1953), satira dell'ambiente piccolo borghese in un quartiere di Berlino, e Der Scharlatan (ivi 1932; trad. it., a cura di U. Barbaro, Milano 1934), figura di uno scettico prudente che sa barcamenarsi in ogni ambiente e occasione. La problematica della forza che il nazismo ripropone vien da lui trattata sotto forma di romanzo storico: in Ferdinand und Isabella (Amsterdam 1936) espone le crudeltà che accompagnarono l'ascesa della Spagna a potenza mondiale, in König Philipp der Zweite (Amsterdam 1938) illustra la ferocia del tiranno ciecamente sicuro di sé. I due romanzi formano ora una trilogia con Um die Krone (Monaco 1952), che si rifà alle lotte in Castiglia prima di Isabella. Alla Spagna contemporanea s'ispira Die Kinder von Gernika (Amsterdam 1939; tr. it. a cura di E. Pocat, Milano 1952), tragedia di una famiglia basca nella guerra franchista.
Più scoperta è la tesi moralistica in Die Zwillinge von Nürnberg (Amsterdam 1947), storia di due gemelli, l'uno educato come nazista e l'altro costretto all'esilio dal regime. Die fremden Götter (Amsterdam 1949) svolge ironicamente i conflitti religiosi tra padre ebreo e figlia cattolica; Ein Sohn des Glücks (Vienna 1955, tr. it., a cura di A. Pandolfi, Milano 1957) è l'allegra storia di un Casanova involontario ai nostri tempi. Anche come pubblicista K. si è distinto con diverse biografie, tra cui quella di Casanova (Monaco 1952; tr. it., a cura di A. Bargelesi, Milano 1953), e di Copernicus (New York 1945; tr. it., a cura di G. Bianchetti, Milano 1960), Meine Freunde die Poeten (Vienna 1953), e Der Geist der Unruhe (Colonia 1959), nonché una vasta produzione saggistica e critica.
Bibl.: H. Mann, in Essays, I, Berlino 1954; B. Tecchi, in Scrittori tedeschi moderni, Roma 1959; Th. Mann, H. Mann e altri: H. K., - Ein Buch der Freunde, Monaco 1960.