KURZ, Hermann
Poeta e scrittore tedesco della scuola sveva, nato a Reutlingen il 30 novembre 1813, morto il 10 ottobre 1873 a Tubinga. Il primo volume delle sue poesie (Gedichte) uscì nel 1836, preceduto da una traduzione di liriche di Byron, Moore, Scott e altri poeti inglesi (1832). Lo stesso anno si stabilì a Stoccarda e in seguito a Karlsruhe, dove partecipò ai moti liberali. Tornato a Stoccarda nel 1848, vi diresse fino al 1854 il giornale liberale Der Beobachter. Dal 1863 fino alla morte fu bibliotecario presso l'università di Tubinga.
Oltre a traduzioni di poeti francesi (Chateauhriand ausgew. Werke, voll. 7, 1844), inglesi (a Shakespeare dedicò anche uno studio speciale. Zu Shakespeares Leben und Schaffen, 1868) e italiani (Ariosts Rasender Roland, voll. 3, 1840 segg.) K. tradusse, completandolo, il Tristano Isotta di Gottfried von Strassburg (1844). K. raggiunse nelle novelle, uscite a varie riprese dal 1837 al 1876, l'espressione più caratteristica della sua arte. Die beiden Tubus, la più apprezzata di tutte, è notevole per fine umorismo e felice riproduzione del tono di vita svevo. Schillers Heimat-jahre (1843), descrizione degli ultimi anni del governo di Carlo II di Württemberg, e Der Sonnenrwirt sono romanzi a sfondo storico.
Ediz.: Ges. Werke, a cura di P. Heyse, voll. 10, Stoccarda 1872-76; Sämtl. Werke, a cura di H. Fischer, voll. 12, Lipsia 1904; Briefwechsel zwischen H. K. u. E. Mörike, a cura di H. Kindermann, Stoccarda 1919.
Bibl.: E. Sulger-Gebing, H. K. ein deutscher Volksdichter, Berlino 1904; I. Kurz, H. K., Stoccarda 1906; H. Kindermann, H. K. und die deutsche Übersetzungskunst des 19. Jahrhunderts, Stoccarda 1918.