REHM, Hermann
Giurista, nato ad Augusta il 19 aprile 1862, morto a Strasburgo il 14 agosto 1917, professore ordinario di diritto costituzionale, amministrativo, internazionale, ecclesiastico, commerciale e di storia del diritto nelle università di Monaco, Marburgo, Giessen, Erlangen dal 1893 al 1903 e quindi in quella di Strasburgo, dove successe a O. Mayer e fu collega di P. Laband, insigni rappresentanti della scuola giuridica tedesca. Coltivò con rigore di metodo e profondità d'informazione i più varî campi del diritto pubblico e della storia delle istituzioni pubbliche. Discepolo di Max v. Seydel a Monaco, non seguì la dottrina del maestro che ravvisava nell'impero germanico una società contrattuale fra stati sovrani (Der Bundestaatsbegriff, in Tübinger Zeitschr. f. die g. Staatswissenschaft, 1872, p. 186 segg.), ma sostenne invece che esso si dovesse considerare uno stato federale. Particolarmente notevole il contributo da lui apportato alla sistemazione del diritto monarchico tedesco nei suoi aspetti sia giuridici, sia politici e storici.
Le sue opere maggiori sono: Geschichte der Statsrechtswissenschaft, Friburgo 1896; Allgemeine Staatslehre, 1ª ed., Tubinga 1899; Kommentar zum Versicherungsaufsichtsgesetz, Monaco 1901; Die Bilanzen der Aktiengesellschaften nach Handels- Steuert- Verwaltungs- und Strafrecht, Monaco 1903; Modernes Fürstenrecht, Monaco 1904; Prädikat und Titelrecht der deutschen Standesherren, Monaco 1905; Kommentar zum Privatversicherungsgesetz, Monaco 1907; Deutschlands politische Parteien, Jena 1912; Das Reichsland Elsass-Lothringen, Lipsia 1912; Das politische Wesen der deutschen Monarchie, Tubinga 1916.