Hermite
Hermite Charles (Dieuze, Lorena, 1822 - Parigi 1901) matematico francese. Fu uno dei più grandi analisti del secondo Ottocento ed esercitò una profonda influenza sui matematici francesi dell’epoca. Iniziò gli studi presso l’École polytechnique, che dovette abbandonare dopo un anno a causa di una imperfezione fisica. Ancora studente, entrò in corrispondenza con C.G.J. Jacobi, cui inviò la dimostrazione di alcune formule relative alle funzioni abeliane e alle funzioni ellittiche che lo stesso Jacobi aveva enunciato senza dimostrarle alcuni anni prima. In seguito insegnò presso l’École polytechnique per diversi anni; dal 1870 fino al 1897 (anno in cui fu collocato a riposo) insegnò algebra superiore alla Sorbona. Trovò la soluzione di alcuni importanti problemi di teoria dei numeri e applicò questa teoria allo studio di funzioni trascendenti. Le ricerche sulle funzioni ellittiche lo condussero alla risoluzione delle equazioni di quinto grado. Rivolse i suoi interessi anche alle frazioni continue algebriche e nel 1873 dimostrò la trascendenza del numero e di Nepero, base dei logaritmi neperiani, dimostrò cioè che e non può essere radice di alcuna equazione algebrica a coefficienti interi. Fu la prima dimostrazione della natura non algebrica di un numero reale e aprì la via alla dimostrazione della trascendenza di π una decina di anni dopo. Al nome di Hermite sono legati alcuni polinomi a due variabili che costituiscono una generalizzazione dei polinomi di A.-M. Legendre.