Vedi HERMOPOLIS dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
HERMOPOLIS (v. vol. iv, p. 15)
Sull'area distrutta della città si trovano resti di molti impianti di templi del Medio e del Nuovo Regno.
Il tempio maggiore dedicato al dio principale Thot, fu cominciato all'epoca di Alessandro, forse sotto il noto sacerdote capo Petosirys (v. tunah, vol. vii, p. 1030). Di questo tempio fino ai primi del secolo XIX rimaneva un vestibolo a dodici colonne. La topografia della città in epoca greco-romana è ancora molto incerta. I vecchi scavi e anche la varia attività della Spedizione tedesca di He. sotto la direzione di G. Roeder hanno ottenuto sotto questo rispetto pochi risultati. Di notevole significato fu più tardi la liberazione del complesso nella regione meridionale della città, indicato come agorà. Le colonne abbattute, visibili fin da allora in questa zona appartengono tuttavia piuttosto ad una grande basilica della prima metà del V secolo. Nelle sue fondazioni si sono trovati molti resti di varî edifici del periodo pretolemaico, che chiaramente hanno appartenuto ad un santuario. Una iscrizione, relativa alla costruzione in onore di Tolemeo III e di Arsinoe, offre, in relazione a considerazioni storiche, una datazione intorno al 240 a. C. Sono state accertate parti di almeno cinque diversi edifici di ordine dorico, ionico e corinzio, delle quali un tempio ed un portico sono nominati nella ricordata iscrizione. La tecnica mostra un'alta qualità. Sono le costruzioni più antiche in puro stile greco attestate finora in Egitto.
Dei numerosi trovamenti singoli di periodo faraonico meritano un particolare ricordo i numerosi blocchi con decorazione a rilievo nello stile del periodo di el-῾Amārnah. Derivano probabilmente dal tempio di Aton, che si trova nella vicina città di Tell el-῾Amārnah (v. vol. vii, pag. 682), e furono di nuovo utilizzati al tempo di Ramesses II in un grande tempio. Del periodo greco-romano sono note molte sculture in stile classico, fra le quali anche statue di sacerdotesse di Iside. La maggior parte proviene da scavi clandestini; perciò i dati di provenienza da He. non si possono ulteriormente precisare.
Bibl.: Monumenti: basilica e santuario tolemaico: A. J. B. Wace, A. H. S. Megaw, T. C. Skeat, Hermopolis Magna, Ashmunein. The Ptolemaic Sanctuary and the Basilica, Alessandria 1959; K. Parlasca, Hermopolis magna in römischer Zeit, in Jahrb. Röm. Germ. Zentralmus. Mainz, VII, 1960, pp. 201 ss., tav. 32. Rilievi da el-‛Amārnah: J. D. Coonery, Amarna Reliefs from Hermopolis in North American Collections, Magonza 1965. Statua di Iside: K. Parlasca, art. cit., p. 205, nota 36. Tempio del periodo di Alessandro: Description de l'Egypte, IV, 1809, tav. 51; inoltre G. Roeder, in Mitt. Kairo, V, 1934, p. 39, tav. II b; id., Hermopolis 1929-1939, 1959, p. 53 ss. In generale: B. Porter-R. Moss, Topograph. Bibliogr. of Anc. Eg. Texts, IV, 1934, p. 165 ss.; G. Roeder, Ein Jahrzehnt deutscher Ausgrabungen in Agypten (= Zeitschrift des Mus. in Hildesheim), N. F., III, 1951 con bibl., p. 42 ss.; K. Parlasca, art. cit., pp. 197-207, tav. 32.