SOTO, Hernando de
Esploratore spagnolo, nato nell'ultimo lustro del sec. XV in una borgata dell'Estremadura, prese parte di buon'ora ai viaggi di scoperta e di colonizzazione nel nuovo continente. Nel 1514 si accompagna nel Darien alla spedizione di Pedrarias de Åvila (del quale doveva più tardi sposare una figliuola); negli anni successivi esplora le coste dell'America Centrale ed è tra i conquistatori del Nicaragua; nel 1532 raggiunge Francisco Pizarro. Nominato da costui luogotenente generale del Perù, prende parte a parecchie spedizioni nell'interno del paese; nel 1536 però ritorna col ricco bottino in Spagna e vi rimane finché le notizie delle ricchezze della Florida lo invogliano a tentare la conquista di questa penisola. Ottenuta quindi la sovrana autorizzazione, prepara da Cuba nel 1539 la spedizione e approda il i° giugno sulla costa occidentale della penisola, nella baia ch'egli chiamò dello Spirito Santo (oggi di Tampa); di qui si spinge nell'interno dello sconociuto paese penetrando, non senza conflitti con gl'indigeni, nei territorî che oggi sono la Georgia, la Carolina del Sud, l'Alabama. Progredendo più in là verso il Tennessee, diretto verso un ipotetico mare di cui gl'indigeni affermavano l'esistenza, raggiunge l'odierno Mississippi, e risale la grande corrente forse fin verso la confluenza dell'Ohio. Oltrepassato poi il massimo fiume, penetrò ad occidente, si crede, fino all'odierno Arkansas, sempre cercando nel paese povero e quasi deserto l'Eldorado che compensasse l'ostinata e sanguinosa avanzata. Deluso in ogni speranza tornò indietro fino al Mississippi, ma quivi soccombette alla fatica e alle febbri nel giugno del 1542. I pochi compagni superstiti scesero a cercar salvezza fino al Golfo del Messico. Suo vanto rimane la scoperta di una gran parte di quelli che sono oggi gli Stati Uniti meridionali.
Bibl.: Garcilaso de la Vega, Historia del adelantado Hernando de S., Madrid 1723; Ober, F. de S. and the invasion of Florida, New York 1906. Della spedizione esistono tre versioni di vecchia data, notevolmente diverse tra loro: il che spiega le frequenti contraddizioni e incongruenze del racconto.