HERRERA y TORDESILLAS, Antonio
Storico spagnolo nato a Cuéllar (Segovia) nel 1549, morto a Madrid il 29 marzo 1625. Segretario di Vespasiano Gonzaga, fu da costui raccomandato a Filippo II, che lo nominò storiografo di Castiglia e delle Indie, titolo che egli conservò ai tempi di Filippo III e di Filippo IV.
Compose le Décadas y Historia General de los hechos de los Castellanos en las islas y tierra firma del Mar Oceano, che comprende il racconto delle scoperte dal 1492 al 1554, e viene comunemente chiamata Historia General de las Indias Occidentales: consta di quattro parti. Le prime quattro decadi furono pubblicate a Madrid nel 1601, le altre quattro nel 1615. Ebbe varie edizioni successive, e fu tradotta in latino e in francese. Il racconto ha la forma classica degli annali, poco felice particolarmente per la storia delle scoperte, che sono indipendenti l'una dall'altra. Imitatore dei classici, H. rientra fra gli storici umanisti. A loro somiglianza arricchisce i suoi racconti di discorsi immaginarî, magniloquenti, e la forma classica che egli dà alle sue storie lo distingue dagli altri narratori delle scoperte, ai quali per altro è inferiore per vivacità d'ingegno e per senso critico. Inoltre la sua storia, volta sempre a giustificare l'opera del governo spagnolo priva affatto d'interessamento umano per gl'indigeni, interessa assai meno di quella di altri storici coevi (Oviedo, Gomara). Pure egli è più di quelli noto e popolare, perché completo nella narrazione e comodo alla consultazione. Formò la tradizione storica per le figure di Colombo e degli altri scopritori. Scrisse inoltre varie altre opere storiche, fra cui le Informacìones en hechos y relación de lo que pasó en Milan en las competencias entre las Jurisdictiones ecclesiasticas y seglar, e i Comentarios de los hechos de Españoles, Franceses y Venetianos en Italia (Madrid 1624).
Bibl.: Prescott, Conquest of Mexico, III; E. Fueter, Geschichte der neueren Historiographie, 2a ed., Monaco-Berlino 1925.