• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Bosch, Hieronymus

di Manuela Annibali - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
  • Condividi

Bosch, Hieronymus

Manuela Annibali

Le visioni surreali di un pittore nordico del Quattrocento

Bosch è un geniale pittore fiammingo contemporaneo di Leonardo da Vinci; ma la sua cultura è assai diversa da quella del grande artista del Rinascimento italiano. Le sue opere sono piene di figure grottesche, bizzarre e mostruose, che suscitano stupore e fanno riflettere sui lati oscuri e irrazionali della vita.

Un bosco di misteri e di inquietudini

La vita di Bosch è avvolta nel mistero. Il suo vero nome è Hieronymus (o Jeroen) van Aken, ma l'artista, per distinguersi dal padre e dal nonno anch'essi pittori, si firma con Bosch. Tale nome deriva da 's Hertogenbosch (Boscoducale), una città del Brabante olandese dove Hieronymus nacque nel 1453.

Sono poche le opere superstiti dell'artista: tutte senza data e solo alcune firmate. In questi suoi lavori il pittore racconta il male e le sue tentazioni, e raffigura proverbi che parlano della follia dell'umanità, mettendo in guardia i suoi contemporanei contro la forza del demonio e del peccato. Esseri maligni sono in agguato in ogni angolo: queste figure, che Bosch dipinge come se fossero reali, non sono solo frutto della sua straordinaria fantasia. Rappresentano episodi religiosi e credenze popolari, fanno riferimento a una cultura fatta di magia, di alchimia e contengono un insegnamento morale.

Con i primi dipinti, realizzati alla fine del Quattrocento ‒ I sette peccati capitali, Le nozze di Cana e La cura della follia ‒, Bosch diventa un pittore famoso. Anche Filippo il Bello, re di Spagna, gli commissiona un'opera: il Giudizio universale.

Tra il 1500 e il 1510 Bosch produce le sue opere più significative, soprattutto i cosiddetti trittici dipinti, costituiti da una tavola centrale e da due pannelli laterali con raffigurazioni sia all'esterno che all'interno, che si possono aprire e chiudere come sportelli. Tra questi è il celebre Giardino delle delizie. È un grande racconto allegorico: sui lati esterni degli sportelli è dipinto il mondo prima della creazione degli animali, poi, nel lato interno, la nascita di Eva, che simboleggia il primo peccato; la raffigurazione del giardino delle delizie, cioè dei peccati carnali; infine, il castigo dell'Inferno, raffigurato come un incubo mostruoso.

Religione e stregoneria

Il pittore nasce alla fine della guerra dei Cent'anni, in una fase di risveglio economico e sociale che favorisce la condizioni di prosperità per la popolazione.

La ricchezza produce benessere, ma anche corruzione, e la società è combattuta tra il culto del piacere e il senso del dovere morale e religioso. La magia e la stregoneria sono molto diffuse, al punto che papa Innocenzo VIII si pronuncia ufficialmente contro di esse e di lì a pochi anni avrà inizio la caccia alle streghe.

Poco si sa dei sentimenti religiosi di Bosch: benché sia membro della Confraternita di Nostra Signora, è difficile stabilire se il suo punto di vista sia quello di un eretico anticonformista o di un moralista che raffigura il male e le sue tentazioni con le conseguenti punizioni. Ma è proprio per la sua capacità di rappresentare il demonio e il peccato, che ricorda le terribili raffigurazioni della tradizione medievale, che l'inquietante pittore ottiene un grande successo.

Simboli, visioni, allucinazioni

Nei quadri di Bosch troviamo rappresentata una quantità di strumenti musicali, animali fantastici e oggetti capricciosi. Ciascuno di essi ha un significato particolare, diverso da ciò che rappresenta, cioè è un simbolo. Gli strumenti musicali a fiato, per esempio, rappresentano l'alito demoniaco; l'uovo allude all'isolamento spirituale; gli acrobati simboleggiano gli uomini che riescono ad alterare le leggi della natura; gli oggetti viventi sono strumenti del diavolo che li ha animati.

Non è facile comprendere questi enigmi. C'è perfino chi ha pensato che fossero allucinazioni, o visioni straordinarie ottenute tramite droghe dell'epoca (come quelle contenute nell'unguento delle streghe). Certamente Bosch continua ad affascinare ancora oggi poiché la sua pittura non è solo misteriosa ma anche moderna, al punto da influenzare, quattrocento anni più tardi, movimenti artistici come l'espressionismo, che voleva svelare il lato mostruoso della società, o il surrealismo, che ha dipinto i sogni e gli incubi dell'essere umano.

Vedi anche
arte fiamminga Denominazione che dovrebbe, a rigore, riferirsi soltanto all’attività degli artisti delle Fiandre, ma la preminenza sociale, politica e culturale di quella contea ha fatto sì che tale denominazione si sia estesa all’arte, e in particolare alla pittura, fiorita nel 15° e 16° sec. negli antichi Paesi ... Bruegel ‹brö´ögℎël› (o Brueghel, Breugel, Breughel). - Famiglia di pittori e incisori fiamminghi: Pieter il Vecchio (n. tra il 1526 e il 1531 probabilmente a Breda - m. Bruxelles 1569), scolaro in Anversa di P. Coeck, poi di H. Cock, intraprese nel 1553 un viaggio in Italia che non ebbe tuttavia influenza sul ... Lorenzo Còsta Còsta, Lorenzo. - Pittore (Ferrara 1460 - Mantova 1535). Alla formazione nell'ambito di Cosmè Tura, evidente nel S. Sebastiano (Dresda, Gemäldegalerie), si affiancò un sensibile influsso di Ercole de Roberti, al seguito del quale probabilmente si recò a Bologna già nel 1483 (pala per S. Maria delle Rondini; ... surrealismo Movimento di avanguardia nato in Francia nei primi anni 1920, che ebbe vasta diffusione internazionale nel periodo tra le due guerre mondiali, estendendo la sua influenza dal campo letterario a quello artistico, al teatro, al cinema. 1. Le origini Negli anni drammatici seguiti alla conclusione del ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
  • PITTURA in Arti visive
Tag
  • SETTE PECCATI CAPITALI
  • GUERRA DEI CENT'ANNI
  • GIUDIZIO UNIVERSALE
  • LEONARDO DA VINCI
  • FILIPPO IL BELLO
Altri risultati per Bosch, Hieronymus
  • Bosch, Hieronymus
    Enciclopedia on line
    Pseudonimo del pittore Hieronymus van Aeken (Boscoducale 1450 circa - ivi 1516 circa). Nipote del pittore Jan van Aeken, cui si attribuisce un affresco datato 1454 nella cattedrale di Boscoducale. Dopo il 1486 il suo nome compare nella confraternita cittadina della Madonna. Nel 1504 era incaricato da ...
  • BOSCH GIMPERA, Pedro
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    Archeologo e storico dell'antichità, nato a Barcellona il 22 marzo 1891. Studiò a Barcellona e a Berlino. Dal 1916 al 1939 professore di storia antica nella università di Barcellona (dove è stato anche rettore dal 1934); direttore, dal 1921, del Museo archeologico della città e dal 1915 dei servizî ...
  • BOSCH, Hieronymus
    Enciclopedia Italiana (1930)
    Pittore, nato verso il 1450 nei Paesi Bassi a Bosco Ducale ('s Hertogenbosch). Il suo vero nome era Hieronymus van Aeken, e Aquensis è scritto nei registri della confraternita dei pittori di Bosco Ducale. Si crede che suo padre fosse oriundo di Aquisgrana. I detti registri menzionano alcuni pagamenti ...
Vocabolario
bòsco
bosco bòsco s. m. [dal germ. occid. busk o bosk; cfr. lat. mediev. buscus o boscus] (pl. -chi). – 1. a. Associazione vegetale di alberi selvatici di alto fusto (e inoltre di arbusti, suffrutici ed erbe, che più propr. costituiscono il «sottobosco»)...
boschivo
boschivo agg. [der. di bosco]. – Di bosco: piante b.; flora b.; o ricco di boschi, piantato a boschi: terreno boschivo.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali